‘American Sniper’ Bradley Cooper parla di Chris Kyle, il Navy SEAL ‘gli ho parlato prima che morisse’

Bradley Cooper in ‘American Sniper’ interpreta il cecchino Chris Kyle, il Navy Seal che uccise col suo tiro infallibile 150 insurrezionalisti iracheni.

Bradley Cooper ha parlato del vero Chris Kyle e di quando si sono sentiti per il film: “Siamo entrati nel progetto, pensando che sarebbe stato fatto insieme, ho parlato con lui solo una volta al telefono, ed era per ammorbidire i suoi pensieri sul film, una delle paure che aveva su ciò che Hollywood avrebbe fatto della sua storia.”
‘E abbiamo fatto una grande conversazione, e mai avrei pensato che sarebbe stata l’ultima volta che avrei parlato con lui, e che non sarei mai arrivato ad incontrarlo. Così quando è stato orribilmente ucciso, tutto è cambiato ‘.
Chris è stato tragicamente ucciso lo scorso anno, a 38 anni, da un veterano durante una gita di un poligono di tiro in Texas.

L’adattamento cinematografico del libro autobiografico “American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History”. La star è Bradley Cooper.Il film racconta la storia del Navy SEAL Chris Kyle (Cooper), nato in Texas, che registrò il più alto numero di uccisioni come cecchino americano. Fu così temuto dagli insurrezionalisti iracheni da ricevere il soprannome al-Shaitan (“il diavolo”). Nei primi mesi del 2013, Kyle è stato tragicamente ucciso in un poligono di tiro, da un altro veterano.(mymovies.it).

Come scrive Repubblica.it “Nel film Cooper è “gonfio” di muscoli: una notevole trasformazione fisica da “method acting” per il ruolo del militare tutto d’un pezzo”.

Cooper su Clint Estwood, regista del film nelle sale dall’1 gennatio 2015. “Lo adoro. In passato feci una registrazione per “Flags of our fathers” e “Gran Torino”, perché Clint non fa provini, ma non mi prese. Con “American sniper” finalmente ce l’ho fatta. Tutto quel che avevo sentito dire di lui è vero: è un uomo di poche parole e non prova. Sul set porta un’energia meravigliosa e potente. Abbiamo girato in spazi talmente ristretti da rendere necessario l’uso di una cinepresa molto piccola che lui stesso ha preso in mano: mi ha detto di saltargli sopra, ha girato la scena, poi ha dato la macchina al cameraman dicendogli sornione, “ora prova tu a rifarlo””

via dailymail.co.uk

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