GAY DADDY – Perchè i più piccoli sono affascinati dai più grandi e viceversa?

Le clamorose differenze di età nelle coppie sono sempre esiste e sono sempre state sistematicamente criticate a priori.

Oggettivamente, in molti dei casi infatti, sono gli interessi a guidare un sentimento latente verso l’anziano signorotto o verso l’ereditiera di turno. Che l’amore sia cieco e bisognoso del viagra per far funzionare le cose non ci credono più nemmeno i diretti interessati. Questa dinamica funziona anche per il mondo omosessuale. I ragazzini virgulti fanno a gara ad accaparrarsi il miglior partito possibile per avere la strada spianata nei diversi settori in cui il buon Papi è riuscito a imporsi. Ma oltre alla corrente arrivista, questo genere di rapporti che vedono decenni di differenza biologica nascono anche per altre ragioni. Cosa può spingere un ventenne tra le braccia di un quarantenne brizzolato? Il bisogno di protezione che può dare solo il fascino di chi ha idea di come funzioni il mondo e quali siano le sue dinamiche. Nei giovani omosessuali spesso subentra una spasmodica sensazione di trovarsi in bilico, pronti a precipitare verso il nulla cosmico. Futuro atipico rispetto ai genitori, contingenze affettive, speranze utopiche fanno si che l’uomo maturo rivesta il ruolo di paracadute psichico. Dall’altra parte, ritrovarsi emotivamente soli nella fase ascendente della vita, magari con un buon lavoro e una casa fredda ma senza sostanza, genera il bisogno di essere amato, di lasciare un’eredità ideologica a qualcuno e di fare del soddisfacente seso. Ma purtroppo rapporti del genere, secondo me,  sono destinati a rottura quasi certa, poiché non si può sfuggire agli step naturali della vita. Chi ha già vissuto certe cose non può riviverle o comprendere appieno chi le sta vivendo. Le dinamiche dei fabbisogni sono fin troppo lontane l’una dell’altra e pertanto il tutto chiosa spesso in rancorose amicizie.

Foto: Google

Antonio P.

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