Kekko dei Modà a Verissimo dopo il caso del fonico del gruppo indagato

Oggi a Verissimo c’è Kekko dei Modà. Dalla Toffanin, quindi, si parlerà di musica ma anche del caso che ha visto indagato il fonico del gruppo, Paolo Bovi, per violenza sessuale su minori. Di qualche settimana fa il commento del leader dei Modà su Facebook, Kekko appunto, sul caso in questione. “Siamo agghiacciati alla sola idea che sia potuto succedere quello di cui non abbiamo mai avuto alcun sentore. Speriamo che la magistratura concluda presto le indagini e che il loro esito non sia terrificante come lo è il loro avvio.”

Lui è Paolo Bovi, ex tastierista dei Modà (e tuttora fonico del gruppo) ed è stato arrestato per molestie su minori. Ha fondato con Kekko all’oratorio il gruppo Modà ed è stato il tastierista e corista dei primi anni e dopo il 2005 fonico del gruppo. Paolo raccontava nel 2011 a “Il Giorno” «era il 2000-2001 ed era una serata di beneficenza, Kekko era lì con la sua band, io invece ero in rotta con la mia… Il nome lo cambiammo in Modà più tardi, in onore di una discoteca di Erba». All’oratorio fece il primo concerto dei Modà, «eravamo all’oratorio e venne giù il diluvio universale, eppure riuscimmo a radunare circa 500 amici e conoscenti»,. Ma adesso proprio da quell’oratorio arriva il suo arresto.

Risalgono al 2011 le accuse di molestie che sarebbero avvenute mentre era impegnato come animatore su quattro ragazzini fra i 13 e i 16 anni. Cento e Lucia Minutella hanno chiesto gli arresti domiciliari in un centro dell’hinterland con il braccialetto elettronico. Corriere della sera riporta “Non si tratterebbe di rapporti sessuali consumati, ai quali i ragazzi non sarebbero per fortuna mai arrivati, ma di toccamenti nelle parti intime, di finti massaggi andati oltre, di molestie mascherate da «penitenze» in giochi a sfondo sessuale: l’ipotesi accusatoria individua le vittime in quattro ragazzini conosciuti dal musicista in parrocchia, anche se i fatti in contestazione sarebbero avvenuti sempre fuori dall’oratorio, in un caso durante un campeggio in montagna.”

Su Oggi si legge: “La parrocchia aveva da tempo allontanato Paolo Bovi come educatore. E il sacerdote responsabile dell’oratorio aveva suggerito allo stesso Bovi di rivolgersi ad alcuni esperti, elemento che ha favorito l’indagine, ora sfociata nell’arresto.”

Red

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