Rosso Istanbul recensione film Ozpetek una grande delusione

Rosso Istanbul recensione film Ozpetek una grande delusione. Il nuovo film di Ferzan Ozpetek uscito nelle sale italiane il 20 marzo 2017 ci ha totalmente deluso. Un film lento, con un sacco di luoghi comuni incastonati in personaggi che cercano di elevarsi a simboli esistenziali ma che sono “macchiette” di vita quotidiana già rivisti. 

Rosso Istanbul recensione film Ozpetek una grande delusione

Al limite della sonnolenza. Questo è ciò che ci è successo guardando per quasi due ore l’ultimo film di Ferzan OzpetekRosso Istanbul“. Un film lento, molto noioso, che ci ha quasi fatto arrabbiare per l’inutilità di situazioni di vita che ci vengono presentate come “casi limite” ma che in realtà sono solo espressioni di un’esistenza che non ci racconta niente di nuovo. Ozpetek, secondo noi, ha voluto elevarsi a “maestro di vita” con una storia in sè per sè priva di quello spessore che il regista ha tentato di venderci. Insomma, in passato, Ozpetek, è riuscito, con storie più semplici, a fare molto di meglio, solleticando la nostra anima con maggior maestria.

La trama di Rossi Istanbul. 

Orhan Sahin torna a Istanbul dopo 20 anni di assenza volontaria. Come editor deve aiutare Deniz Soysal, famoso regista cinematografico, a finire la scrittura del suo libro. Ma Orhan rimane intrappolato in una città carica di ricordi rimossi. Si ritrova sempre più coinvolto nei legami con i famigliari e gli amici di Deniz che sono anche i protagonisti del libro che il regista avrebbe dovuto finire. Soprattutto Neval e Yusuf, la donna e l’uomo a cui Deniz è più legato, entrano prepotentemente anche nella vita di Orhan. Quasi prigioniero nella storia di un altro, Orhan però finisce per indagare soprattutto su se stesso, riscoprendo emozioni e sentimenti che credeva morti per sempre e che invece tornano a chiedergli il conto per poter riuscire a cambiare la sua vita.

Rosso Istanbul, alla fine, non ci ha lasciato niente se non una bella fotografia e paesaggi della città di Istanbul davvero superbi. Per il resto ci siamo trovati di fronte ad un’accozzaglia di “luoghi comuni” che cercano di elevarsi a “verbo” ma che non ci riescono per niente. Ci dispiace molto. Speriamo nel prossimo film.

 

Maximo

Maximo è lo storico autore di Tuttouomini.it Si occupa principalmente di news di gossip e celebrity

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