The Imitation game, ecco il commento di Imma Battaglia, leader del movimento LGBT italiano

Anche la leader del movimento LGBT italiano, Imma Battaglia, commenta The Imitation Game, il film interpretato da Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, dal 1 gennaio al cinema.

Imma Battaglia, attivista e protagonista fin dagli anni novanta del movimento LGBT in Italia, scrive così su The Imitation Game, il film che racconta la storia del matematico Alan Turing, accusato e condannato per il “reato” di omosessualità.“Ho avuto la fortuna di vedere in anteprima il Film su Alan Turing, The Imitation Game, e ne sono uscita emozionata, triste ma anche soddisfatta perché finalmente si narrava, dando la giusta enfasi, la storia di un matematico geniale e moderno che ha salvato la vita a milioni di persone ed ha permesso di sconfiggere il nazismo, decodificando il codice Enigma che i nazisti usavano per le loro missioni.
L’attività di Alan Turing con il gruppo di crittografi fu coperta dal segreto più assoluto.
Finita la guerra, il governo britannico impose a tutti coloro che avevano lavorato alla decrittazione, realizzando macchine e sistemi per violare i codici crittografici tedeschi, giapponesi e italiani, il divieto di parlare o scrivere di qualsiasi argomento trattato in quel periodo.
Tale “silenzio” impedì che Turing e altri suoi colleghi, anche meno famosi, ricevessero i riconoscimenti che in altro ambito sarebbero stati loro ampiamente e pubblicamente riconosciuti.
Ma Alan Turing era molto di più, era un grande matematico omosessuale, che pagò con la propria vita l’omofobia di cui fu vittima e per cui non gli fu mai riconosciuto l’aspetto eroico e salvifico delle sue scoperte scientifiche.
Infatti in Gran Bretagna l’omosessualità era considerata un reato così Turing, Il 31 marzo del 1952 fu arrestato per omosessualità e portato in tribunale, dove a sua difesa disse con estrema naturalezza che «… non scorgeva niente di male nelle sue azioni».

Si dice che Turing avrebbe denunciato per furto un amico ospite in casa sua e ammesso il proprio orientamento sessuale in risposta alle domande pressanti della polizia.
In quel periodo nel parlamento britannico si dibatteva l’abrogazione del reato di omosessualità e ciò probabilmente avrebbe indotto Turing a un comportamento incauto.
Fu condannato con una pena severissima: la castrazione chimica che lo rese impotente e gli causò lo sviluppo del seno; alcuni dei motivi che probabilmente lo condussero, di lì a poco, al suicidio.
Ma si nutrono forti dubbi che, per evitare ogni scandalo, Turing sarebbe stato indotto al suicidio dai servizi di Intelligence britannici.
Il 7 giugno del 1954, a soli 41 anni, Alan Turing morì ingerendo una mela avvelenata con cianuro di potassio, prendendo spunto da Biancaneve, fiaba da lui apprezzata fin da bambino.
Solo 55 anni dopo il suo suicidio, indotto dalle torture subite, arrivarono le scuse e i riconoscimenti anche del mondo scientifico!
Il 10 settembre 2009 dopo una petizione e una campagna su internet il Primo Ministro Gordon Brown ha riconosciuto che Turing fu vittima di Omofobia e formulò le scuse ufficiali del governo del Regno Unito!
Solo un anno fa, a più di 100 anni dalla nascita di Turing, il mondo scientifico, tra cui il premio Nobel per la medicina Paul Nurse, il matematico e cosmologo Stephen Hawking, il matematico Timothy Gowers, il presidente del National Museum of Science, Douglas Gurr, l’astronomo Martin Rees, mandarono una lettera aperta, pubblicata sul Daily Telegraph, al Primo Ministro britannico David Cameron, intitolata “Pardon for Alan Turing”, per sollecitare la grazia postuma!
E finalmente Il 24 dicembre 2013 la regina Elisabetta II elargì la grazia postuma per Alan Turing!
Tutti noi dobbiamo essere grati alla grande diversità di Alan Turing che lo rende un grande eroe omosessuale!
Era ora che si parlasse di Alan Turing, era ora che venisse offerto a tutto il pubblico una narrazione seria, meravigliosa, delicata e straordinaria di un eroe negato dalla storia e dalla politica solo perché omosessuale; era ora che si parlasse della pesante omofobia che regnava negli anni quaranta per cui ci furono tante vittime non solo nei campi di sterminio!!

Red

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