Trascrizione matrimoni gay, caso Pisapia archiviato. I diritti dei gay tutelati ?

La Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per abuso d’ufficio a carico di ignoti per la vicenda delle trascrizioni dei matrimoni gay all’estero da parte del Comune e nello specifico del sindaco Giuliano Pisapia.

Pisapia avendo effettuato le trascrizioni e non avendo ottemperato alla richiesta del prefetto di cancellarle aveva dichiarato di essere indagato (poi smentito). E Marrazzo sulla questione afferma “E` un dato di fatto che ormai in Italia i diritti dei gay trovano più ascolto nei tribunali che in Parlamento. Noi stiamo con Pisapia e con i sindaci coraggiosi di tante città“. Lo dichiarato Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center di Roma.

Marrazzo ha commentato la richiesta da parte della procura di Milano dell`archiviazione dell`indagine in cui si ipotizza l’abuso d’ufficio a carico di ignoti, per la vicenda delle trascrizioni dei matrimoni tra coppie omosessuali contratti all`estero da parte del Comune di Milano.

Per Marrazzo “la Procura di Milano mette la parola fine ad una leggenda montata ad arte da alcuni sull`illiceità delle trascrizioni dei matrimoni gay da parte dei sindaci. Movimenti e movimentini che proliferano all’ ombra di alcune forze politiche che su questa questione hanno alzato un polverone e vorrebbero i sindaci sotto processo“. (via adnkronos.it)

Chi è Fabrizio Marrazzo?
Ecco la sua scheda sull’Huffingtonpost.it: “Sono un ingegnere, ho lavorato per molti anni per una multinazionale, occupandomi di consulenze strategiche per imprese, enti e istituzioni. Nel 1996 inizia il mio impegno per l’uguaglianza e le libertà delle persone lesbiche, gay e trans. E’ l’anno in cui Napoli, la città dove sono nato e cresciuto, ospita il Pride Nazionale e l’entusiasmo di quell’esperienza segna la mia vita.

Decido di metterci la faccia, di essere in prima linea, nonostante siano anni ancora molto duri per chi sceglie di essere visibile. Anni in cui l’omofobia a scuola, tra gli amici, nella società e nel mondo del lavoro sembra quasi soffocarti. Faccio coming out e, come avviene ancora oggi a molti adolescenti, mi scontro con il rifiuto della mia famiglia. Proseguo gli studi affiancando ai lavoretti da lavapiatti e cameriere l’attivismo gay.

Dopo la laurea mi trasferisco a Roma e divento presidente di Arcigay nella Capitale. Incarico che ho ricoperto dal 2003 al 2011, dando inizio a una fase di profondo rilancio dell´associazione.

Insieme a tante volontarie e tanti volontari,professionisti e amici straordinari, portiamo avanti una serie di progetti con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone omosessuali e transessuali, come Gay Help Line 800.713.713, il primo numero verde nazionale contro discriminazioni e omofobia e il ‘Centro Studi Harvey Milk’, una delle più importanti biblioteche a tematica lgbt in Italia.

Da marzo 2011 sono portavoce del Gay Center, il centro che ospita associazioni, servizi sociali e iniziative culturali e aggregative, aperto a tutte e tutti coloro che condividono la nostra battaglia per i diritti e le libertà.”

foto| fanpop.com

Red

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