Il rapper R. Kelly accusato di abuso sessuale su minore

Il cantante rnb R. Kelly è stato accusato di abusi sessuali verso una minorenne.

È un grosso guaio giudiziario quello in cui è stato coinvolto il rapper quarantunenne, colpevole di aver fatto sesso con una tredicenne. Ma il suo avvocato continua ad affermare che in quei 27 minuti – in cui vengono mostrati un uomo che fa sesso con una giovane donna -, il protagonista non è R. Kelly, tanto è vero che la faccia dell’uomo risulta spesso troppo sfuggente nelle riprese per essere effettivamente identificata e l’unica cosa che indossa tanto da poterlo in qualche modo riconoscere è una catenina in cui penzola una croce.

All’interno del videonastro, l’uomo offre dei soldi alla ragazza che si rivolge a lui, per tutta la lunghezza del filmato, chiamandolo “Daddy”, ovvero “Papino”.

R.kelly

Il processo, che si tiene attualmente a Chicago, oltre a veder sfilare di fronte alla corte dei testimoni pro e contro, avrebbe anche tentato di fare luce sul periodo in cui è stato girato il nastro grazie alle canzoni che si sentono in sottofondo durante l’atto sessuale, ovvero quelle delle Spice Girls e dei Backstreets Boys. Il nastro, pertanto, risulterebbe essere stato registrato fra il 1 gennaio 1998 e il 1 novembre 2000, periodo in cui quelle canzoni erano ancora trasmesse alla radio. Cosa ancora più scioccante pare che il videotape sia stato filmato non da R. Kelly, ma dalla stessa vittima!

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«Una bambina non sceglie di essere violentata e di mettere tutto su un filmato… un filmato che terrà per sempre…», queste le parole dell’avvocato della difesa che fra l’altro pone anche un altro dubbio, ovvero quello dell’identificazione della ragazza. Ovvero, l’oggi 23enne vittima era davvero la bambina sul nastro?

La notizia scoppia nel 2002, quando il Sun-Times di Chicago si vide recapitare una copia del nastro, che poi portò repentinamente alle autorità, le quali, dopo numerose indagini, accusarono R. Kelly. Accuse che vengono fatte anche dalla vittima che ha ammesso più e più volte in fase di processo che il cantante approfittava della fiducia delle bambine e che era stata costretta a compiere quelle azioni sotto comando del rapper. «State pensando che una bambina sia in grado creare, inscenare, riprodurre ed essere protagonista di un videotape tutto da sola?», ma la difesa continua ad asserire che, dato che lui le ha offerto soldi, si potrebbe benissimo trattare di una baby prostituta professionista.

Se R. Kelly fosse ritenuto colpevole rischierebbe ben 15 anni di galera.

F.S. Frau


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