Chiudono il Mamamia e Stupida! Ed è guerra di reazioni

Sequestrati. Due dei più noti locali omosessuali italiani sono stati chiusi in seguito a un sequestro penale preventivo disposto dal Gip di Lucca Alessandro Dal Torrione su richiesta del Pm Antonio Mariotti. Immediate le reazioni di politici a favore del turismo gay.

L’esperienza positiva rappresentata dai locali della Marina di Torre del Lago, uno degli elementi di innovazione e di attrattività del nostro sistema turistico, negli ultimi anni, non può essere annullata, con la chiusura di due dei locali simbolo di quel territorio e della comunità omosessuale. Con i Piani di gestione del Parco, negli scorsi anni, è stato possibile, recuperando dal degrado una intera area, dare certezze ed opportunità alle tante imprese turistiche e commerciali, delineando due Marine riqualificate, con numerose attività, sia a Torre del Lago, sia sulla Marina di Levante. Da questa esperienza non si può tornare indietro, dopo che gli imprenditori hanno investito centinaia di migliaia di euro nelle loro attività, ed hanno creato, certo con limiti e difetti, un sistema turistico, rilanciando una immagine, appannata da anni, di Viareggio, città del divertimento, per giovani e meno giovani. La proposta che avanziamo nuovamente è quella di una diversa e nuova riperimetrazione dei confini del Parco, escludendone le strisce di territorio delle due Marine, dove si trovano i locali e gli stabilimenti balneari e dove si circola con la macchina. Questo in ragione delle caratteristiche di questa porzione di territorio, che in particolar modo nel periodo estivo, sia di giorno che di notte, vede l’afflusso di migliaia di auto e di un gran numero di visitatori, e dove non vi sono elementi naturali di pregio da tutelare. Insieme a questo si deve definire un progetto di valorizzazione delle aree del Parco circostanti, coinvolgendo e dando un ruolo, nella pulizia, nella cura dell’ambiente, agli stessi gestori dei locali e disegnando un nuovo sistema di mobilità, che riduca anche l’accesso delle auto. In questo progetto, per dargli gambe, Comune di Viareggio e Parco devono investire adeguate risorse economiche, per non lasciare più un territorio che fa parte del Parco, in condizioni di degrado e abbandono. E’ questa la proposta che come Confesercenti, avanzeremo alla Regione Toscana, e al tempo stesso, proprio perché riteniamo che il Parco, oltre che elemento di salvaguardia, possa essere anche occasione di sviluppo di un territorio, ribadiamo la nostra contrarietà a proposte, che ormai sappiamo impraticabili e nefaste, di una apertura al traffico delle auto, del lembo di vialone che divide Torre del Lago dalla Darsena”, queste le parole del direttore di Confesercenti Versilia Alessandro Cerrai.

Il sequestro dei locali della marina di Torre del Lago pare davvero l’ultimo atto di un attacco alle attività della marina di Torre del Lago, noi riteniamo che le regole vadano rispettate, e in questo la magistratura adempie ai propri doveri, ma sono le regole che non vanno: non possono essere cervellotiche e devono soprattutto essere al servizio degli interessi dei cittadini. Il sindaco invece delle solite sparate a cui ci ha abituati su tutti i temi dal casinò a miss Italia, perché non si preoccupa di tutte le soluzioni possibili in un fruttuoso rapporto con i gestori dei locali e il Parco per rendere possibile il proseguimento di attività di svago che sono presenti sulla marina? Non può l’amministrazione dimenticare che il turismo della notte da direttamente e indirettamente lavoro ad alcune centinaia di persone un’attività imprenditoriale compatibilmente con gli interessi ambientali e dei residenti della zona”, dice invece il PD.

Non mettiamo in discussione le verifiche effettuate, ma l’accanimento verso certi locali rispetto ad altri. I locali della movida omosessuale sono in zone non abitate e certamente non disturbano il quieto vivere dei cittadini versiliesi. Noi di Italia dei Valori vogliamo fare chiarezza sulla vicenda questo ci sembra una strategia per creare difficoltà a quei locali storici che hanno fatto della Toscana meta internazionale del turismo omosessuale. I regolamenti andrebbero fatti rispettare a tutti i locali e non usarli per tarpare le ali ancora una volta a una risorsa importante per tutta la Toscana”, queste invece le parole di Alessandro Cresci, Responsabile del Dipartimento Diritti civili Idv Toscana.

Non vorremmo pensare che all’amministrazione di centro destra dia più fastidio la presenza di omosessuali in Versilia che non il rumore della musica. Noi di Italia dei Valori ci batteremo in ogni luogo affinché non esistano locali di serie A e serie B come invece vorrebbero certe amministrazioni che considerano i cittadini diversi in base al loro orientamento sessuale”, dice Lara Fiorini, Coordinatrice provinciale Idv Lucca.

Intristice molto che proprio la Regione Toscana, che tanto si era spesa per il sostegno al turismo gay-friedly tratti così due dei suoi locali.

Foto|Google

Lo zio Nico

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