Evitare intossicazioni alimentari: frigo e freezer come conservare i cibi

Le regole diffuse dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Torino per evitare intossicazioni alimentari  durante il caldo.“Otto Regole per difenderci quando fa caldo” precauzioni che devono essere adottate anche quando si va a fare al spesa.

la prima delle “Otto Mosse”, proposte dal gruppo di Lucia Decastelli del Laboratorio Controllo Alimenti dello Zooprofilattico, è infatti quella di fare gli acquisti solo poco prima di rientrare a casa e di sistemare subito gli alimenti in frigo. La seconda raccomandazione riguarda i prodotti da frigo o i surgelati, che in questo periodo rischiano di subire in breve tempo alterazioni una volta che si è interrotta la catena del freddo mentre si va a casa: “Usa borse termiche e siberini”. Invito che vale anche per chi si porta il pranzo in ufficio o organizza un pic nic, per il quale l’ “ottalogo” dell’ Istituto consiglia anche di non cucinare nel mezzo di un prato o in una piazzola dove è difficile trovare una superficie di lavoro pulita, ma di preparare “a casa panini e porzioni pronte al consumo”.

Altre regole da rispettare: aprire frigo e freezer solo quando serve e per poco tempo, non riempire troppo il frigo perché altrimenti raffredda di meno, usarlo per scongelare i prodotti surgelati. Le alte temperature degli ambienti di questo periodo estivo sono un fattore di rischio, per cui non bisogna lasciare a lungo sul tavolo della cucina o della sala da pranzo “i piatti preparati in anticipo e gli avanzi dopo il pasto”. Infine, frutta e verdura vanno consumate in fretta oppure congelate.

Vi ricordiamo inoltre che:

Le tossinfezioni e le intossicazioni alimentari sono in agguato in estate e possono causare da lievi fino a gravi disturbi. Ci sono:

1. INFEZIONI ALIMENTARI Microrganismi patogeni sono presenti nell’alimento.
2. INTOSSICAZIONI ALIMENTARI causate dalle tossine prodotte dai microrganismi
che si sono sviluppati nei cibi.
3. TOSSINFEZIONI VERE E PROPRIE Ingestione di alimenti contenenti sia i
microorganismi che le tossine.

Cosa provoca queste intossicazioni? Il consumo di un alimento che contiene batteri e/o loro tossine , penetrano nell’organismo e causa una malattia. Ma c’è un periodo di incubazione tra quando avete ingerito il cibo contaminato e i sintomi .

I batteri principali delle tossinfezioni sono: salmonellosi i cui sintomi sono :diarrea, dolori addominali, febbre alta.
Alimenti a rischio: uova crude, pollame, creme, salse, ecc.
Gli stafilococchi i cui sintomi sono: vomito, diarrea, dolori addominali. Alimenti a rischio: creme a base di uova, latticini, carni tritate, ecc.
Il Clostridium botulinum Alimenti a rischio: conserve sott’olio, insaccati, pesce affumicato.
Il Clostridium perfringens i sintomi gastroenterici: dolori addominali, diarrea, ecc. Alimenti a rischio: carne cruda o poco cotta o lasciata raffreddare lentamente nel sugo.

Microrganismi vari: vivono e si moltiplicano in modo variabile, i fattori che influiscono sono: temperatura, tempo, nutrimento, ossigeno, acqua libera (aW), acidità (Ph).
I batteri vengono uccisi se esposti al calore per un tempo prolungato. – Tra i 36,1 °C e i 40 °C i batteri si moltiplicano rapidamente
– Tra 0°C e 18°C Arresto della moltiplicazione ma non la morte

Come evitare le infezioni alimentari:
1) Scegliere cibi già trattati ai fini della sicurezza
2) Cuocere i cibi a fondo
3) Mangiare cibi subito dopo la cottura
4) Conservare i cibi cotti con cura
5) Riscaldare a fondo i cibi già cotti
6) Evitare il contatto tra cibi crudi e cotti
7) Lavarsi le mani ripetutamente
8) Tenere tutte le superfici della cucina meticolosamente pulite
9) Proteggere i cibi da insetti, roditori e altri animali
10)Usare acqua sicura.
L’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato in 10 punti la base della prevenzione
delle malattie trasmesse dagli alimenti
1. Scegliere i prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l’innocuità
(ad esempio il latte pastorizzato o trattato ad alte temperature).
2. Cuocere bene i cibi in modo che tutte le parti, anche le più interne, raggiungano una
temperatura di almeno 70° C.
3. Consumare gli alimenti immediatamente dopo la cottura.
4. Gli alimenti cotti, se non vengono consumati subito, vanno immediatamente
conservati in frigorifero; la permanenza nel frigorifero deve essere limitata; se il cibo
deve essere conservato per lungo tempo è preferibile surgelarlo.
5. I cibi precedentemente cotti vanno riscaldati rapidamente e ad alta temperatura
prime del consumo.
6. Evitare ogni contatto fra cibi crudi e cotti.
7. Curare particolarmente l’igiene delle mani per la manipolazione degli alimenti.
8. Fare in modo che tutte le superfici della cucina, gli utensili ed i contenitori siano
accuratamente puliti.
9. Proteggere gli alimenti dagli insetti, dai roditori e dagli altri animali.
10. Utilizzare solo acqua potabile.

via izsto.it e sanità.puglia.it

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