Tutta la cronaca del Gay Pride di Genova!

Ciao amici di Tuttouomini, son resuscitata dal torpore post Pride per scrivervi quello che è accaduto e che ho visto al Pride di Genova sabato 27 giugno.

Al mio arrivo alla Stazione marittima alle 14.30 le strade già pullulavano di gente colorata, palloncini, parrucche, e migliaia di sorrisi!

I carri erano ormai quasi ultimati e tutti si prodigavano già a gridare slogan politici, religiosi, pubblicitari. Devo essere onesta il personaggio più citato durante questo Pride è stato il Papa, rinominato “Nazinger”. Adulti, bambini, giovani e vecchi sbandieravano contro di lui frasi tipo “Condom = vita – Papa = AIDS”, etc….

Poche le citazioni rivolte al Papi Nazionale… è diventato così poco interessante anche per noi che amiamo il gossip!

Come sempre le immagini più belle del Pride, quelle che mi colpiscono maggiormente, sono le famiglie con bambini. Genitori di tutte le età accompagnano x mano i bimbi all’interno del corteo festoso mentre gay, lesbiche, trans e drag queen (ebbene sì l’ho fatto anche io) regalano ai pargoli palloncini, coriandoli e ventaglietti.

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Anche i visi degli anziani sorridenti e partecipi ti riempiono il cuore e ti fanno capire che non sei per nulla sbagliato nel manifestare il tuo amore e la tua richiesta di diritti.

Poco dopo le 16, il corteo è finalmente partito, le migliaia di persone presenti (per la DIGOS trentamila per l’ArciGay 150.000, ma si sa le loro cifre son sempre discordi) hanno iniziato a ballare, gridare, muoversi a ritmo della musica che a noi piace tanto. E dai carri nel frattempo si sentiva la voce di Don Gallo che ribadiva il suo rimprovero verso la chiusura mentale della Chiesa Cattolica, altre voci si alzavano contro la pochezza del ministro Carfagna la quale rifiuta di adeguarsi a normative europee a favore dei diritti degli omosessuali, slogan a favore dei diritti degli omosessuali, slogan a favore dell’amore a 360° e contestazioni pacifiche.

Dal carro di Travelgay più voci ribadivano che PRIDE in inglese significa Orgoglio, l’orgoglio di essere sé stessi in maniera incondizionata. Non esiste solo l’orgoglio gay, esiste quello etero, trans ed altri milioni di varianti che ci portano a organizzare cortei super affollati per chiedere diritti ancora calpestati.

Dopo un lunghissimo percorso, a tratti incidentato (una trans del carro di don Gallo ha avuto un semi-infarto ed è stata immediatamente soccorsa e un’altra partecipante si è accasciata per le troppe emozioni) il corteo è terminato nel cuore di Genova, la bellissima piazza de Ferrari. Bandierine dai balconi e petali di fiori hanno accolto i venti carri partecipanti e una folla attenta ha seguito l’inizio dei comizi.

A quel punto però ero troppo stanca per proseguire e dopo aver urlato da isterica posseduta le ultime parole intelligenti della mia lunga giornata, “Genova grazie per l’accoglienza, hai dimostrato di essere ancora Superba“, mi sono accasciata sul fondo del carro pieno di coriandoli, volantini, fiori e mille emozioni profumate.

Foto: LA REPUBBLICA

La Wanda Gastrica

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