Marco Carta parla della sua presunta omosessualità

Il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo parla della sua presunta omosessualità: «Che male ci sarebbe…?»

Sembra racchiudersi qui in queste quattro parole tutto il contenuto dell’intervista rilasciata da Carta a una rivista che è forse quella più vicina al mondo e all’età della maggior parte delle sue fans (14-18 anni)… TOPGIRL. E alla spinosa questione gay o non gay risponde così: «Io non sono gay. Ma il punto è: anche se fosse? Dovrei giustificarmi? Perché? Che male ci sarebbe? Viviamo in un paese libero e ognuno può pensare di me ciò che vuole. E poi: se uno fa delle foto così, deve essere per forza gay? È stato un brutto scherzo di qualcuno che non mi vuole bene. La gente è molto cattiva».

Sui brutti scherzi, siamo tutti d’accordo. Magari in passato Carta ha calpestato i piedi a qualcuno che si è preso una bella vendetta contro di lui. Capita anche questo purtroppo… Ma ipotizzando che Marco Carta fosse gay cosa accadrebbe? Una cospicua perdita di fans, è possibile? Tante ragazze che ne sono innamorate (anche esteticamente, perché no) perderebbero l’interesse per il suo personaggio, ma soprattutto per la sua musica? Quindi il fenomeno Carta scemerebbe? E i media lo etichetterebbero, magari emarginandolo? Non lo sappiamo. Ma se Claudio Baglioni per tre/quattro anni (mi pare) nascose ai/alle suoi/sue fans di essere sposato per questi stessi motivi (la perdita di fans) potrebbe Marco Carta fare lo stesso nascondendo la propria omosessualità? Potrebbe essere… In ogni caso, è interessante sottolineare la risposta “che male ci sarebbe?” che denota una minima apertura mentale da parte di Carta verso chi ama le persone del suo stesso seso. E’ una buona cosa.

Fra l’altro, sempre dalle pagine di TOPGIRL, arrivano altri particolari sulla sua vita passata: «Alle superiori ho scelto un istituto elettronico. Tutti scrivono che mi sono diplomato, ma non è vero. Ho solo la terza media». E questo non significa praticamente nulla, perché grazie a Dio non serve un diploma per cantare… E se tanto mi dà tanto, persino la grande Edith Piaf non aveva titoli di studio, eppure è diventata una grande cantante, no? Ovvio che con questo non voglio assolutamente fare un paragone eretico: Marco Carta non è paragonabile proprio a Edit Piaf… al momento.

Foto|www.gossipblog.it

Lo zio Nico

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