Conchita Wurst nuovo album, gay pride di Roma. “Canto ciò in cui credo”

Conchita Wurst presenta “Conchita” l’album di debutto. E adesso c’è spazio per le al Gay Pride di Roma. Dopo il Festival di Sanremo la Wurst sembra proprio aver preso a cuore il nostro Paese.

Conchita Wurst a Tgcom ha dichiarato: “Io un simbolo? Molti mi vedono così ma sono solo una cantante che canta ciò in cui crede”.

E ancora: “Sto vivendo il mio sogno. Ora ho la possibilità di fare tutte queste cose e ho queste opportunità fantastiche e che non do per scontate. Ho lavorato duro per meritarmele e continuo a farlo perché tutto questo non finisca e, anzi, diventi ancora più grande. La vittoria all’Eurovision Contest è stata sicuramente la cosa più grande della mia carriera fino ad ora, ma non voglio certo che sia l’ultima.”

E c’è attesa per lei al Gay Pride di Roma in qualità di madrina. La data del Roma Pride 2015 è fissata per sabato 13 giugno.

Sul sito ufficiale del Gay Pride di Roma si legge: “In un momento di smarrimento politico, in cui il Governo continua a non mantenere le promesse e gli impegni presi sul fronte dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali, il Roma Pride ribadisce la necessità di ripartire proprio dalla carica sociale, culturale, civile e politica di cui la nostra comunità e il Pride sono portatori.

La parità dei diritti, la libertà, la laicità delle istituzioni e delle leggi, la valorizzazione delle differenze, la dignità e la piena cittadinanza per le nostre vite, identità e famiglie sono una ricchezza e un valore che pretendiamo e offriamo alla città e al Paese.

Nel far questo chiediamo al Parlamento, al Governo, alle forze politiche e alle istituzioni di non voltarsi dall’altra parte e di guardare a quanto sta accadendo anche a livello delle amministrazioni locali, dove sempre più Sindaci accolgono la trascrizione dei matrimoni omosessuali celebrati all’estero. Segno evidente di un profondo mutamento sociale che sul territorio non può più essere ignorato.

Il Roma Pride vuole essere, quindi, un antidoto al ritorno di integralismi e assolutismi etici di sapore medioevale e un motore di cambiamento per fare uscire l’Italia dalla inaccettabile palude che ci ha relegato agli ultimi posti d’Europa sul fronte dei diritti civili.

In linea con l’affermazione di un ruolo di promozione anche internazionale dei diritti e della cultura delle differenze sostenuta dall’amministrazione comunale di Roma, il Roma Pride annuncia la decisione di accogliere la proposta di gemellaggio del Belgrade Pride.

Belgrado, capitale della Serbia, da sempre crocevia di storia e di culture, è una importante città di riferimento per tutta l’area balcanica e per il mondo slavo, e condivide con Roma il peso politico che integralismo religioso e forze di estrema destra esercitano sulle istituzioni.

La partecipazione di una nostra delegazione alla storica manifestazione serba della scorsa domenica e l’incontro con gli organizzatori di Belgrado ha messo in evidenza i comuni obiettivi, le sinergie e le possibili collaborazioni, e risponde all’impegno del Roma Pride nel sostenere la libertà di manifestazione e l’affermazione dei diritti in Paesi dell’Europa orientale dove spesso sono minacciati o del tutto impediti. Si tratta di una battaglia fondamentale per i diritti umani, la laicità e la qualità della democrazia che ci riguarda da vicino.”

Red

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