Fiorello contro Sabina Guzzanti. “Se non ti piace, è invidia.”

Tristissima uscita di Fiorello di fronte a un’opinione di gusto personale e puramente televisivo di Sabina Guzzanti che però ora fa scatenare l’ira della rete.

Può capitare a tutti che un programma che si guarda in televisione non piaccia. E non è detto che, nonostante il programma faccia ben 10 milioni di telespettatori, possa piacere a tutti. “Amici di Maria De Filippi” non piace ad alcuni di voi. “Il Grande Fratello” non piace molti di voi, eppure ha avuto picchi d’ascolto incredibili. Non ho mai visto una puntata di “Io Canto” e mai la vedrò perchè non amo vedere i bambini in televisione e preferisco bere una birra con gli amici il sabato. E “Uomini & Donne”? E “Colorado”? “Pomeriggio Cinque”? “L’Italia sul Due”? Abbiamo tutti gusti diversi… che vanno rispettati.

Sabina Guzzanti, dopo aver girato per 5 minuti su “Il più grande spettacolo dopo il week end” di Fiorello, ha twittato dal suo account un semplicissimo «noiosissimo…L’ho visto 5 minuti che pal…». Libera di farlo. L’Italia è ancora un paese libero, anche se non sembrerebbe. Poi la caduta di stile di Fiorello. Una caduta che non ti aspetti da un personaggio televisivo che pensi sia intelligente, sensibile e di mente aperta. «Rosicona. Pensa che una volta mi facevi ridere adesso mi fai tristezza!». Questa la frase scritta da Fiorello.

Tristezza immensa. Immensa. Perchè in questa Italia della rete, quando si esprime un’opinione personale su qualcosa bisogna essere tacciati di essere invidiosi o rosiconi. Tristezza perchè la storia di Sabina Guzzanti è la storia di una donna confinata, esiliata, odiata dal potere perchè capace di denudarlo e di metterlo in ridicolo con la sua satira. E’ la storia di una donna cui non è stato concesso il diritto di lavorare perchè contro il regime di Silvio Berlusconi. E non è certo colpa di Sabina Guzzanti se oggi è fuori dalla dimensione catodica perchè (a differenza di Fiorello) lei dà fastidio a chi comanda.

Condividiamo con voi un tristissimo commento da parte di un nostro lettore che, di fronte a una nostra considerazione personale su Marco Carta, ha scritto: “w w w Marco Carta e Valerio Scanu se dite che non vi piacciono allora non siete da festival di saremo, cambiate canale perchè loro sono da Sanremo e voi no“.

Commento tristissimo e infantile. Siccome i due cantanti sardi non ci piacciono, allora noi non siamo da Festival di Sanremo? Che senso ha? “Cambiate canale perchè loro sono da Sanremo e voi no”. Noi siamo cantanti? Non mi sembra. Io faccio tutt’altro lavoro e mi piace moltissimo. E non lo cambierei di certo per cantare, credetemi. E quindi, io devo cambaire canale perchè io non posso andare al Festival di Sanremo e loro sì? Significa che Marco Carta e Valerio Scanu sono migliori di me? E sotto quale punto di vista, ma soprattutto perchè? Ma seguire certi ragionamenti da “bimbominkia” è da pazzi. E noi non ci teniamo.

E’ un po’ la moda generale di questi ultimi anni. Quando tu critichi qualcosa, ed è nella tua libertà farlo, allora tutti dicono che non ne capisci niente, che è tutta invidia, che dovresti cambiare lavoro. Solitamente, noi cancelliamo i commenti che esprimono questi concetti. Non troviamo nulla di male nello spiegarvi perchè Tizio, piuttosto che Caio, non incontrano i nostri favori. Magari perchè li troviamo noiosi, poco interessanti o per gusto personale. Ma certe risposte sgradevoli, come quelle di Fiorello, hanno il tempo che trovano. Il tempo del “click” che fa il nostro mouse nella cancellazione.

A Fiorello e a tutti quelli che non amano ricevere critiche su di loro o sui loro beniamini, indicando chi esprime queste critiche come invidiosi, diamo un consiglio. Fareste meglio a starvi zitti, perchè ognuno è libero di esprimere la propria opinione e chi addita altri di lacune o di altre ridicole stupidaggini dimostra solo la sua poca eleganza. Nel mondo dello spettacolo, dovrebbe essere normale incassare sia gli elogi che i biasimi. Non fate certo una gran figura.

Foto|Google

Lo zio Nico

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