Le sigarette elettroniche: nuovi design per la sigaretta di tendenza

Sono molti anni ormai che la sigaretta elettronica è diventata un vero e proprio accessorio di tendenza che moltissime persone utilizzano ogni giorno. In molti, infatti negli ultimi anni hanno deciso di affidarsi a questo dispositivo per smettere di fumare o almeno per cominciare a diminuire l’uso delle sigarette tradizionali.

Acquistarle è molti semplice. Infatti, queste sono disponibili sia in shop fisici disseminati qui e lì nelle nostre città, sia in shop online. Si può infatti provare ad acquistare online su Terpy sigarette e liquidi a seconda delle proprie preferenze ed esigenze.

Molti cominciano ad utilizzare queste sigarette elettroniche anche per una questione di moda. Ed è proprio per questo che ormai sul mercato sono disponibili moltissimi modelli tutti diversi, adatti ai gusti di tutti e che spesso vengono scelti più per il design che per altro.

Vediamo quindi quali sono le tipologie disponibili sul mercato attualmente, dando un’occhiata anche a quelli che sono i primi modelli ormai passati.

Le sigarette elettroniche di prima generazione

Le prime sigarette che sono state introdotte anni or sono sul mercato avevano una caratteristica particolare: erano infatti pensate con un design molto simile a quello delle classiche sigarette, proprio per ricordarle il più possibile e attirare coloro che erano più legati alla sigaretta normale.

La somiglianza con la classica sigaretta era talmente ricercata al punto da avere un tappino all’estremità terminale in cui era inserita una lucina a led rossa per simulare il processo di combustione. Inoltre, queste erano alimentate da piccole batterie al litio e da cartucce intercambiabili. È proprio questa la differenza con le successive sigarette elettroniche: le batterie erano usa e getta per le cigalike (questo il loro nome).

Inoltre, la capienza della cartuccia non era molto grande, e tra l’altro le uniche cartucce compatibili molto spesso erano solo quelle della stessa marca della sigaretta, riducendo così molto la possibilità di scelta.

Le sigarette elettroniche di seconda generazione: le personal vaporizer

Se le prime sigarette elettroniche ricordavano in tutto e per tutto le sigarette tradizionali, si può dire che quelle di seconda generazione ricordino di più una pipa. Tecnicamente parlando questi personal vaporizer non sono tanto diversi dalle cigalike: hanno infatti anch’esse un contenitore per il liquido da svapo, una batteria e un atomizzatore, ma di dimensioni ben diverse rispetto alle precedenti.

Questo permette quindi di avere un serbatoio più grande, in modo tale da inserire più liquido o anche magari di miscelare i vari ingredienti per creare un aroma personalizzato. Le batterie sono inoltre ricaricabili, e ciò comporta non solo un risparmio di denaro e una maggiore durata, ma anche un minore inquinamento dell’ambiente, argomento che sta a cuore a sempre più persone.

Questo formato viene consigliato soprattutto a chi vuole smettere di fumare, poiché in esso è possibile inserire la quantità di nicotina desiderata. Si può in tal modo partire da percentuali più alte di nicotina e andare via via a diminuirle, per andare così a ridurre il processo di dipendenza e astinenza dalla sostanza. Così smettere di fumare sarà più semplice e meno traumatico.

Le sigarette elettroniche a tabacco

Qui abbiamo una cartuccia intercambiabile ma non troviamo la resistenza. Al suo posto c’è un elemento riscaldante in ceramica, e così come per quelle di prima generazione è necessario acquistare le cartucce della stessa marca della sigaretta.

Le cartucce contengono solitamente foglie di tabacco pressate e non liquidi, e sono dotate anche di un filtro che solitamente rimane sporgente dalla parte terminale della sigaretta. Questo consente di dare la stessa sensazione della sigaretta normale tra le labbra, il che aiuta anche nel superare il vizio del fumo in maniera meno traumatica.

La sigaretta elettronica ad ultrasuoni

Dal 2018 è stata introdotta sul mercato questo particolare tipo di sigaretta elettronica. Al contrario di tutte le precedenti qui trattate queste non hanno una resistenza metallica che serva a generare vapore, ma utilizzano appunto una tecnologia a ultrasuoni. Sono dotate di un trasduttore o chip vibrante che vibra appunto ad una frequenza altissima, ovvero ultrasonica, e a contatto con il liquido va a nebulizzarne la superficie.

Si viene così a formare un fumo-non-fumo a temperatura ambiente, mentre invece quello prodotto dalle sigarette elettroniche a tabacco è più o meno caldo. In questo modo il vapore è ancora più pulito, ancora più puro se così si può dire. In questa nebulizzazione ultrasonica non ci sono infatti tracce di tessuto, di resistenza o di qualsiasi altro materiale che invece è probabile trovare negli altri metodi di riscaldamento.

Il fatto che non ci sia un vero e proprio riscaldamento del prodotto permette inoltre di non alterare troppo il sapore del liquido, e soprattutto di non dargli spiacevoli sapori di bruciato. Pare inoltre che la tecnologia della sigaretta a ultrasuoni duri anche di più. Infatti, le resistenze sono sempre un po’ fragili, e possono andare incontro ad usura nel corso del tempo se non vengono tenute correttamente.

Passare alla sigaretta elettronica è un buon metodo per smettere di fumare, e scegliere il modello in base alle esigenze e alla tendenza è sicuramente un valore aggiunto che le sigarette tradizionali non hanno. Se si vuole essere informati sui rischi del fumo e le differenze col vapore, è importante consultare siti specializzati e affidabili.

foto | ecigarettereviewed.com

Maximo

Maximo è lo storico autore di Tuttouomini.it Si occupa principalmente di news di gossip e celebrity

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