L’omosessualità nella moda

Sembra un vecchio clichè ma gay e moda sono nati per stare assieme. Capire perché un uomo possa vestire meglio una donna è pari al mistero per cui i migliori chef sono tutti maschi.

Quel che è certo è l’innato amore per l’estetica e per il proprio concetto di bello. È bene rendere l’ idea di bellezza come una visione personale e non oggettiva, perché spesso molti stilisti eccedono in creatività. Sono tantissimi gli stilisti che presi da un eccesso di ormone gay, rendono le proprie creazioni pronte per il primo gay pride gemellato con gli alieni. Pioniere del far apparire la donna come una femmina dominatrice fu Gianni Versace che squarciò gli abiti delle ragazze bon ton, delle femmine borghesi di Valentino. Grandi storie d’amore per entrambi gli stilisti e grandi pionieri dell’amore gay a livello pubblico. Inutile continuare con liste chilometriche di designers dediti al gay affair, perché si fa prima a dire chi non lo è. Ciò che ci sentiamo in dovere di ricordargli è che, in un abito, è sempre meglio togliere che mettere, cosa che nella cultura omosessuale non si ama parecchio fare.

Foto: Google

Antonio P.

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