Morto il jazzista Giorgio Gaslini, nel suo privato una passione straordinaria per le nuove generazioni

Morto a 84 anni Giorgio Gaslini, il più grande jazzista italiano vivente, icona della cultura italiana nel mondo. Un ricordo inedito: “Nel suo privato, una passione straordinaria per le nuove generazioni”

Si è spento oggi all’età di 84 anni, all’ospedale di Borgotaro vicino a Parma, l’icona mondiale del jazz Giorgio Gaslini. Nato nel ’29 a Milano, diplomato sei volte al Conservatorio di Milano, Gaslini era pianista, compositore e direttore d’orchestra, con al suo attivo oltre 40 colonne sonore per il cinema, più di quattromila concerti e cento dischi pubblicati, per i quali vinse dieci volte il premio della critica. Compose lavori sinfonici, opere e balletti rappresentati al Teatro alla Scala, all’Opera di Roma e in tutti i più importanti teatri italiani ed esteri, e venne chiamato in tournè in 60 nazioni. A Giorgi o Gaslini si devono anche le colonne sonore di film famosi come La notte (1961) di Michelangelo Antonioni e Profondo rosso (1975) di Dario Argento. Il Presidente della Repubblica gli assegnò il “Premio alla Carriera”, riconoscimento riservato ai benemeriti della cultura e dell’arte.

Era un testimonial d’eccezione della campagna sociale “Giù le Mani dai Bambini” (www.giulemanidaibambini.org ). “Avevamo conosciuto Giorgio in occasione di un epocale concerto benefico organizzato all’Auditorium RAI di Torino in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia delle Nazioni Unite – ha dichiarato Luca Poma, giornalista e portavoce di Giù le Mani dai Bambini – dove aveva anche alla fine della esibizione duettato con la cantante Emma Re, da poco reduce dall’inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino. Il concerto era stato un successo di pubblico incredibile, l’Auditorium era pienissimo, e centinaia di persone non erano potute entrare. Il Maestro era quasi stupito per quella caldissima accoglienza, come dichiarò in una bella intervista alla radio di Sta to Australiana SBS che lo intervistò per l’occasione. La passione che il Maestro profuse in quell’impegno – suonò ininterrottamente per tre quarti d’ora con momenti di improvvisazione straordinaria – definiva già da sola il personaggio. Quella sera, divenne anche testimonial della nostra campagna contro la discriminazione dei bambini troppo agitati e distratti e contro la somministrazione di psicofarmaci ai più piccoli, dichiarando lui stesso che ‘in tutta la sua carriera aveva sempre amato valorizzare le nuove generazioni e in particolare ai bambini, che a volte vengono penalizzati per il solo fatto di essere ‘diversi’ ‘, aggiungendo: ‘che fine avrebbero fatto tanti talenti artistici ma con un comportamento difficile, se la loro irruenza fosse stata repressa con psicofarmaci? La medicalizzazione della diversità è un crimine contro l’infanzia”.

Alla Biblioteca Manara di Borgotaro ha donato la sua collezione di musica jazz composta da cd, libri in tema e vinili, costituendo il Fondo Gaslini, frutto di un’intera vita dedicata alla ricerca musicale, mentre un altro “Fondo Gaslini” – a testimonianza delle tracce straordinarie lasciate dal Maestro – è stato donato alla Città di Lecco, e costituisce la raccolta più prestigiosa della biblioteca specializzata in musica, che ha sede nei locali di Villa Gomes a Maggianico. “Ci sentivamo telefonicamente con una certa frequenza -conclude Poma – ed ogni volta dopo i saluti e il racconto delle più recenti novità, il Maestro partiva con una lunga descrizione delle nuove idee che aveva per la creazione di nuovi capolavori. Semplicemente, Giorgio Gaslini viveva di musica”.

Red

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