IL CINEMA SECONDO TU – “Se…” (1968) di Lindsay Anderson

Parte un nuovo speciale quest’anno, tutto dedicato al cinema e a quello che il grande schermo ha saputo dare alla cultura omosessuale: IL CINEMA SECONDO TU. Noi partiamo con un film del 1968, in un viaggio che andrà un po’ avanti e un po’ indietro nel tempo, a seconda dei nostri e dei vostri gusti.

Si comincia con Se… del 1968, pellicola diretta dal regista omosessuale inglese (defunto) Lindsay Anderson, massimo esponente del free cinema britannico, vale a dire di quel cinema interessato a realizzare opere a basso budget realistiche che raccontassero storie di personaggi socialmente ai margini, soprattutto giovani.

Ed è appunto di giovani che parla Se…, presentato al Festival di Cannes nel maggio del ’69, manifestazione grazie alla quale vince la Palma d’oro.
E’ l’unico film britannico sessantottesco che si oppone fortemente a uno dei pilastri dell’establishment inglese: il college privato.

L’intera vicenda è infatti ambientata in un istituto privato costosissimo, accessibile solo e unicamente a quei rampolli che formeranno la futura classe dirigente, conformisti, tradizionalisti e ipocriti. Fra snobismo e la rigidità militare, un terzetto di studenti ribelli sentono la necessità di cambiare le regole, fino a indossare una divisa da partigiani e fare fuoco ai nobili visitatori venuti a constatare il perbenismo della scuola.

Il “Se…” del titolo si ispira a una poesia di Rudyard Kipling, ma quello che fa di questo film una pellicola anche omosessuale, oltre che di denuncia sociale e satirica, è che nel sottoterreno del college l’omosessualità (così come il sadismo) è accettato da tutti gli studenti, sfociando addirittura in tenerezze. I più ragazzi grandi si contendono le notti da passare a letto con i ragazzi più piccoli, per esempio. Ricforte Warwick, che nel film riesce persino a far innamorare una delle matricole, ne è la dimostrazione più fulgida. A questo, si aggiungono i volteggi che i corpi maschili compiono alla sbarra, ripresi a rallentatore, e la “punizione della doccia fredda” cui vengono sottoposti i tre protagonisti, fra i quali spiccano, oltre che il già nominato Warwirck e l’allora venticinquenne Malcolm McDowell, ancora lontano dall’Alex DeLarge di Arancia Meccanica, che verrà solo nel 1971, entrambi al loro primo rigoglioso. Anderson era fortemente innamorato di McDowell, ma McDowell, essendo eterosessuale, rappresentò per lui solo un buon collega di lavoro.

Per vedere la scena della “punizione della doccia fredda” clicca qui.

Foto|Google

Lo zio Nico

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