Rosario Crocetta, il primo presidente gay della Sicilia

Rosario Crocetta, il primo presidente gay della Sicilia.

In una regione come la Sicilia, dove il codice mafioso e l’alto tasso di maschilismo fanno da padrone, Rosario Crocetta, presidente della Sicilia, si dichiara per la prima volta gay davanti a milioni di persone, ai microfoni di Bresciattiva.it. Non era mai accaduta una cosa di questo genere, soprattutto perchè la Sicilia è sempre stata connotata in maniera negativa da tantissimi autori, ad esempio Vitagliano Brancati. Nonostante questo, però, il presidente Crocetta, prima lavoratore instancabile dell’Eni, poi sindaco di Gela, ha ottenuto, dopo una notte ardimentosa, caratterizzata da spogli infiniti di schede elettorali, la carica istituzionale di presidente. Nelle pagine de L’unità, ha raccontato i tempi in cui era ancora sindaco, soffermandosi sui valori più importanti:”La mia omosessualità è un valore per me e per la stragrande maggioranza dei cittadini di Gela, come si vede dal voto. Quante sciocchezze da pessima commedia all’italiana si scrivono sulla Sicilia! L’ho detto, sono un uomo del dialogo. E il paese arretra perché invece si sceglie lo scontro anche sui temi che attengono alla sfera individuale. L’omosessualità, come l’eterosessualità, non è una scelta politica o ideologica, sono contro le biforcazioni nette. Esiste l’orgoglio gay perché esiste l’omofobia, tra queste due posizioni io sono la sintesi. Pasolini non ha mai sentito l’esigenza di dichiarare il suo orgoglio gay. I miei cittadini sapevano e sanno tutto di me, delle mie scelte, e mi hanno votato. Gli anziani, le mamme. Per strada mi chiamano Rosario, tutti tranne uno [l’ex presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, a cui chiese di essere chiamato Signor Sindaco, N.d.A.]”. Nato per caso… un errore biologico… un bambino tremendamente serio… un ragazzo per bene… come si definisce lui, ha conseguito i propri studi col sudore della fronte e non con “appoggi esterni“.

Foto|Google

Marzio Maladenti

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