Speciale Corteggiatori Trono Rosa: Marcelo Fuentes

Per una volta, gli ordini dell’Altissimo sono precisi: discutere un po’ del trono rosa, ossia quello femminile. Perché? Che interesse abbiamo noi di discorrere di Elga Enardu e della scura Claudia che è sempre più frustrata dal reality show del dopo pranzo? Facile: i corteggiatori!


Uno, in particolare, pare abbia attirato molte attenzioni quest’anno. Si tratta di Marcelo Fuentes, corteggiatore di Elga Enardu, che noi sappiamo essere sorella gemella di una delle troniste più amate di “Uomini & Donne”, Serena (che ora sta o non sta con Giovanni Conversano, Marzio ha promesso che ce lo spiegherà). Marcelo Fuentes, che dal nome si comprende benissimo essere di sangue latino – infatti è nato a Santiago, in Cile -, è considerato (dalla maggior parte del pubblico da casa e parlante) uno che è sceso dalle scale al ritmo di taratatatarara, solo per farsi pubblicità… e quindi non per la povera mini-imprenditrice sarda. Motivo che spingono a pensare questo? Il suo vasto curriculum televisivo che va dai già collaudati programmi di Maria De Filippi come “Vero amore” (2005) al video di Paola e Chiara “Hey” (io non l’ho mica visto)! Ma non si fa mancare niente: posa come fotomodello, lavora in discoteca, recita per qualche spot pubblicitario (Daewoo Matiz), ha anche nel videoclip di Michele Zarrillo “Prima o poi”!

marcelo fuentes 2

Malvisto da Claudia, l’altra tronista, perché trascina verso una strada legata alla mercificazione della propria immagine il suo corteggiatore Diego Daddi (fra l’altro suo amico, di cui vi parleremo prossimamente). Finora, pare l’unico corteggiatore che si comporti come un tronista… o perlomeno a me non ne vengono in mente altri! Eliminato e ripescato più volte da Elga in un continuo tira e molla mediatico, non sta proprio simpatico a tutti. Forse perché bazzica troppo nel mondo dello spettacolo e, come ho già detto prima, la gente sente puzza di finzione. E Marzio Maladenti, seppur legato profondamente alle predilette cronache del tragico trono blu di Federico e a quello molto più romantico di Gionatan, me lo conferma e me lo sottoscrive, aggiungendo che comunque rimane “un gran bel pezzo di figliolo“.

Foto: Google

Lo zio Nico

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