TUTTONEWS GAY – Eric James Borges, Tel Aviv meta gay e Sarkosy dice oui ai matrimonio omo

TEL AVIV DIVENTA META TURISTICA GAY
Tel Aviv è la città più visitata dai gay
Fra le nuove mete turistiche gay mondiali, in cima alla classifica di quest’anno, troviamo Tel Aviv. La città israeliana ha infatti superato le avversare cosmopolite come New York e la città più artistica e gay-friendly San Francisco, ma anche la bellissima e fredda Toronto e altre 50 mete. Il riconoscimento è arrivato dalla community gay virtuale “GayCities” che, attraverso un sondaggio e altre varie iniziative ha decretato che la vittoria di Tel Aviv rispetto ad altre mete. Merito del governo che ha investito ben 80.000 dollari per promuovere l’immagine di una città gay-friendly attraverso la campagna intitolata “Tel Aviv Gay Vibe”. A questa si sono aggiunte altre promozioni attraverso internet e altri media. Il sindaco della città, Ron Huldai, ha ammesso su Facebook: “La vittoria in questa gara è una ulteriore dimostrazione che la nostra è una città che rispetta tutte le persone e offre a tutti la possibilità di vivere secondo i loro valori e desideri. Questa è una città libera, in cui ognuno può sentirsi fiero per ciò che è”.

SARKOSY DICE OUI AI MATRIMONI GAY
Il premier francese punta sulle unioni gay per farsi rieleggere.
L’asso nella manica di Nicolas Sarkosy durante la ormai vicinissima campagna presidenziale, a quanto dicono alcune fonti politiche, sarebbe il sì alle unioni omosessuali. Una scelta curiosa che spingerebbe il presidente francese a sganciarsi da quella vecchia e cattolicissima borghesia che ha sempre rappresentato il cuore del suo partito.

ENNESIMO SUICIDIO DI UN TEENAGER GAY
Il suicidio di Eric James Borges
Sono stato cresciuto in una famiglia molto religiosa. Sono stato fisicamente, mentalmente, emozionalmente e verbalmente aggredito quotidianamente per l’orientamento sessuale che dimostravo. Il mio nome non era più Eric, ma finocchio. Mia madre ha fatto un esorcismo per tentare di curarmi dalla mia omosessualità, prima di cacciarmi da casa“. Eric James Borges lasciava su YouTube le sue esperienze di vita. Esperienze di vita difficile che, nonostante lo impegnassero e costituissero il motivo fondamentale del suo intenso attivismo politico, non gli hanno permesso di continuare la sua esistenza, spingendolo a un triste suicidio.

Foto|Google

Lo zio Nico

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