La dieta di un calciatore: ecco cosa mangiano i giocatori del Napoli

Sostenere 90 e anche più minuti di gioco non è di certo un gioco da ragazzi. Bisogna avere forza, resistenza e fisico per riuscire a palleggiare, correre con palla al piede e scattare in velocità durante un match di calcio, che senza nulla da togliere ad altre discipline, è uno degli sport più duri che esistano. Soprattutto se si svolge in maniera agonistica e da professionisti.

Essere un giocatore non è facile. Bisogna seguire delle regole e una routine salutista alla quale non è possibile sottrarsi se si vogliono ottenere risultati in campo ed essere sempre al top.

Per questo ogni squadra professionista si affida a un team di medici ed esperti in alimentazione per garantire il massimo risultato ai propri tesserati.

Una delle squadre di Serie A che da anni ha dimostrato in campo una delle tenute fisiche migliori è stata la squadra del Napoli. Gli azzurri guidati oggi da Gattuso, dimostrano molta grinta e resistenza in tutti i match disputati che non di rado possono essere anche due a settimana se si tiene conto dei posticipi e dei vari impegni europei. Gli azzurri hanno già dimostrato quanto la tecnica e il fisico siano ad un livello notevole. Questo si evince dal fatto che nonostante il girone del Napoli in Europa League fosse decisamente duro e contro squadre granitiche, il Napoli è riuscito a chiuderlo posizionandosi in testa al girone.

Un grande plauso va in assoluto alle loro qualità tecniche e di gioco, ma anche la preparazione atletica sostenuta da una dieta equilibrata hanno contribuito a fare la differenza.

La dieta azzurra si fonda, come ogni alimentazione equilibrata che si rispetti, sul consumo di 5 pasti giornalieri: la colazione, il pranzo, la cena e due spuntini. L’apporto calorico deve essere giusto e nei limiti. Ovviamente può cambiare qualcosina se si salta qualche allenamento o se gli stessi sono ridotti. Possibilità che si è palesata durante il periodo di lockdown in cui i giocatori erano costretti ad allenarsi in casa, e il consumo calorico è stato comunque ridotto rispetto ad un allenamento in campo.

In generale i giocatori hanno a disposizione uno schema con diverse alternative per variare e non far diventare monotona la dieta, includendo cibi a base animale ma anche molti a base vegetale. Per i pasti principali si consiglia l’assunzione di carni bianche e pesce, in particolare il salmone, uova e tanta verdura, soprattutto quelle a foglia larga. La pasta non è bandita, anzi è consigliato ogni tanto un bel piatto di spaghetti.

La colazione, prima di un allenamento, meglio che sia abbondante ed energetica con fette biscottate o pane con marmellata e miele. Il tutto da accompagnare con latte o yogurt e una bella spremuta d’arancia per avere un carico di vitamine. Per gli spuntini meglio prediligere quelli leggeri, carboidrati complessi ad assorbimento lento come pane integrale accompagnato da affettati leggeri oppure uno yogurt e giusto una piccola quantità di grassi che la si trova nella frutta secca. Banditi tutto ciò di iper calorico come fritti, dolci e bevande gassate, ma ogni tanto un pezzettino di cioccolato fondente è concesso anche agli atleti.

Maximo

Maximo è lo storico autore di Tuttouomini.it Si occupa principalmente di news di gossip e celebrity

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