Gigi D’Alessio per Lucio Dalla in piazza Grande

Concerto in ricordo di Lucio Dalla a Bologna. Gigi D’Alessio, grande amico del cantante, con il piano in piazza Grande !

Ciao Lucio, la tua piazza, Piazza Maggiore, Piazza Grande… Bologna ti saluta»: così Gianni Morandi, dopo aver cantato la canzone “Vita” virtualmente insieme a Lucio Dalla, il cui volto veniva proiettato sui palazzi della piazza mentre la sua voce risuonava inconfondibile nell’aria, ha dato il via al grande concerto in Piazza Maggiore a Bologna.

Un grande “Ciao Lucio” anche da parte di Gigi D’Alessio che al pianoforte ci ha regalato la canzone “Disperato erotico stomp“. Un Gigi D’alessio felice ed emozionato si è poi lasciato trasportare dai ricordi della sua sua amicizia con Dalla, al fianco di Morandi che sul palco lo ha ringraziato. Grande interpretazione di Gigi D’alessio e tanti applausi del numeroso pubblico presente.

DISPERATO, EROTICO, STOMP… (L. Dalla)
Ti hanno vista bere a una fontana
che non ero io
ti hanno vista spogliata la mattina,
biricchina biriccò
Mentre con me non ti spogliavi
neanche la notte ed eran botte, Dio che botte
ti hanno vista alzare la sottana
fino al pelo che nero.
Poi mi hai detto poveretto
il tuo seso dallo al gabinetto
te ne sei andata via con la tua amica,
quella alta grande e fica.

Tutte e due a far qualcosa d’importante
di unico e di grande
io sto sempre in casa, esco poco,
penso solo e sto in intimo.
Penso a delusioni a grandi imprese,
a una thailandese
ma l’impresa eccezionale dammi retta,
è essere normale.

Quindi normalmente sono uscito
dopo una settimana
non era tanto freddo e normalmente
ho incontrato una puttana
A parte il vestito, i capelli,
la pelliccia e lo stivale
aveva dei problemi anche seri
e non ragionava male.
Non so se hai presente una puttana
ottimista e di sinistra
non abbiamo fatto niente e son rimasto solo,
solo come un deficiente

Girando ancora un poco ho incontrato
uno che si era perduto
gli ho detto che nel centro di Bologna
non si perde neanche un bambino
mi guarda con la faccia un po’ stravolta
e mi dice “Sono di Berlino”.
A Berlino ci son stato con Bonetti
era un po’ triste e molto grande
però mi sono rotto, torno a casa,
mi rimetterò in intimo.

Prima di salire mi son fermato
a guardare una stella
sono molto preoccupato, il silenzio
mi ingrossava la cappella.
ho fatto le mie scale tre alla volta
mi son steso su un divano
ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza
è partita la mia mano.

Red

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