Chi sono le gemelle Cappa: età, altezza, peso, lavoro e chi sono i genitori
Le gemelle Cappa sono Paola e Stefania, cugine di primo grado di Chiara Poggi, la ragazza uccisa nel 2007 a Garlasco. Hanno oggi circa 41 anni.
I genitori delle gemelle Cappa: padre e madre
Padre: Ermanno Cappa, avvocato
Madre: Mariarosa Poggi, sorella di Giuseppe Poggi, padre di Chiara Poggi
Che lavoro fanno le gemelle Cappa?
Stefania Cappa si è laureata in giurisprudenza e lavora come avvocata, specializzata in diritto sportivo. Collabora con il Coni Lombardia e fa parte di commissioni disciplinari di federazioni sportive. Nel 2017 ha sposato Emanuele Airoldi, campione di equitazione.
Paola Cappa è una food blogger che si divide tra Milano e Ibiza, specializzata in cucina italiana.
Oggi le gemelle hanno circa 41 anni.
Riassumendo:
Nome | Età (2025) | Lavoro | Genitori | Note |
---|---|---|---|---|
Paola Cappa | ~41 anni | Food blogger | Ermanno Cappa e Mariarosa Poggi | Vive tra Milano e Ibiza |
Stefania Cappa | ~41 anni | Avvocata (diritto sportivo) | Ermanno Cappa e Mariarosa Poggi | Sposata con Emanuele Airoldi |
Le gemelle non sono mai state indagate per il delitto di Garlasco e hanno mantenuto un profilo basso dopo i fatti del 2007.
Come ha reagito la comunità di Garlasco alle nuove indagini sul delitto
La comunità di Garlasco ha reagito con attenzione e una certa tensione alle nuove indagini sul delitto di Chiara Poggi, a quasi 18 anni dall’omicidio avvenuto nel 2007. L’apertura di nuovi filoni investigativi, che coinvolgono persone precedentemente marginali come Andrea Sempio e, indirettamente, le gemelle Cappa, ha riacceso l’interesse e il dibattito locale e mediatico.
Le perquisizioni effettuate nelle abitazioni di Sempio, dei suoi genitori, di amici e nelle case legate alle gemelle Cappa, insieme al ritrovamento di oggetti come un martello in un canale vicino a Garlasco, hanno suscitato sorpresa e incertezza nella comunità, che si trova ora a confrontarsi con uno scenario investigativo molto diverso da quello consolidato dalla sentenza definitiva contro Alberto Stasi, condannato a 16 anni.
La Procura di Pavia ha ampliato il pool di magistrati per gestire la complessità delle nuove prove e testimonianze, e la ricerca dell’arma del delitto ha fatto emergere nuovi elementi che alimentano dubbi e discussioni tra i cittadini, divisi tra chi spera in una verità più completa e chi teme ulteriori strascichi giudiziari.
In sintesi, la comunità di Garlasco sta vivendo un momento di rinnovata attenzione e controversia, con sentimenti contrastanti tra speranza di giustizia e inquietudine per la riapertura di un caso che sembrava ormai chiuso.