E’ successo davvero P0rnHub chiude in Francia e l’Italia è pronta a fare lo stesso

A partire dal 4 giugno 2025, Pornhub, insieme ai siti YouPorn e RedTube, è stato bloccato in Francia dalla società proprietaria Aylo in segno di protesta contro una nuova legge francese che impone un sistema rigoroso di verifica dell’età degli utenti sui siti per adulti.

La legge, entrata in vigore nel 2024, obbliga i siti pornografici a richiedere una verifica dell’età tramite l’invio di una foto o di un documento d’identità, con un sistema che garantisca il principio del doppio anonimato per proteggere la privacy degli utenti. In pratica, i siti devono impedire l’accesso ai minori con un controllo molto più stringente rispetto al semplice clic sul bottone “Ho 18 anni” che era sufficiente prima.

Aylo ha definito questa normativa “irresponsabile, sproporzionata e inefficace“, sostenendo che il sistema di verifica imposto dal governo francese mette a rischio la privacy degli utenti e può favorire fughe di dati o hackeraggi. La società propone invece un metodo di verifica dell’età a livello del dispositivo o del sistema operativo (Google, Apple, Microsoft hanno già questa capacità), ritenendo più sicuro e meno invasivo il controllo effettuato direttamente dal dispositivo dell’utente.

In segno di protesta, gli utenti francesi che tentano di accedere a Pornhub e agli altri siti troveranno una pagina con il dipinto “La Liberté guidant le peuple” di Eugène Delacroix, simbolo della libertà, con la scritta “La libertà non ha pulsanti di off”.

La decisione di Aylo arriva poco prima che l’autorità francese per i media e il digitale, Arcom, possa bloccare i siti non conformi senza passare dal tribunale, come previsto dalla legge a partire dal 6 giugno 2025. La ministra francese per la Parità tra donne e uomini ha commentato favorevolmente la chiusura, auspicando una riduzione dei contenuti violenti e degradanti accessibili ai minori.

In Francia, il problema è particolarmente sentito perché circa 2,3 milioni di minori visitano siti pornografici, con percentuali elevate già a partire dai 12 anni, secondo dati dell’Arcom. La Commissione europea ha inoltre aperto un’indagine contro Aylo e altri siti per verificare se adottino misure sufficienti per impedire l’accesso ai minori, in base alla normativa sui servizi digitali (DSA).

E l’Italia?

In Italia, una normativa simile è in fase di definizione, ma uno scontro di questa portata non è ancora imminente…Ma accadrà? Staremo a vedere.

Maximo

Maximo è lo storico autore di Tuttouomini.it Si occupa principalmente di news di gossip e celebrity

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