Fedez cadono le accuse per la rissa con Iovino, non ci sono prove e lui esulta

Sono state archiviate le accuse contro Fedez in merito all’aggressione subita dal personal trainer Cristiano Iovino nell’aprile 2024. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano ha chiuso definitivamente il procedimento, rilevando l’assenza di prove che dimostrino la partecipazione del rapper a una rissa. Gli avvocati di Fedez, Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, hanno accolto con soddisfazione la decisione, sottolineando come il provvedimento abbia escluso ogni responsabilità del loro assistito e rappresenti una risposta al clamore mediatico che aveva accompagnato la vicenda.

Dopo l’aggressione, Iovino non aveva presentato denuncia né si era fatto refertare dai medici per eventuali lesioni. Inoltre, aveva accettato una somma di denaro da Fedez per sottoscrivere un accordo transattivo che poneva fine a qualsiasi pretesa. La procura, rappresentata dalla pm Michela Bordieri, aveva già chiesto l’archiviazione delle accuse di rissa e lesioni nei confronti di Fedez, sostenendo che non si era trattato di uno scontro tra gruppi contrapposti, ma di un’aggressione di gruppo ai danni di un’unica persona, senza querela da parte della vittima.

L’episodio era avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2024, inizialmente con una lite all’interno della discoteca The Club, dove erano presenti Fedez, alcuni amici e ultras del Milan. Successivamente, un gruppo di 8-9 persone, tra cui anche Fedez secondo alcune testimonianze, avrebbe raggiunto Iovino sotto casa per aggredirlo. Le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze raccolte non hanno però consentito di attribuire al rapper un ruolo attivo nel pestaggio. La stessa procura ha concluso che Fedez sarebbe rimasto a guardare senza intervenire direttamente.

La vicenda si è intrecciata anche con l’inchiesta “Doppia curva” della Dda di Milano, che vede coinvolti alcuni ultras rossoneri, ma Fedez non risulta indagato in quel procedimento. Con l’archiviazione, si chiude così una delle vicende giudiziarie più discusse degli ultimi mesi, almeno per quanto riguarda la posizione del rapper.