Holt McCallany, con “Lights Out” il ring diventa sopravvivenza

Dietro le quinte del mondo della boxe con “Lights Out”, la serie firmata da Phillip Noyce (già regista di “Sliver”, “Giochi di potere” e “Calma piatta” al cinema, produttore esecutivo del recente “Revenge” in tv): il debutto è fissato per il 29 ottobre su Premium Action ogni martedì in seconda serata. La storia è quella di un ex campione di pugilato del New Jersey con sangue irlandese che ribolle dentro e che lo spinge a tornare sul ring, a riprendersi quelle soddisfazioni che la vita gli ha tolto dopo aver appeso i guantoni al chiodo. Il pugilato per riemergere, la vita è come un ring.

Un plot che potrebbe sembrare deja vu nasconde un quid praticamente inedito nel filone di genere: il protagonista Patrick “Lights” Leary, interpretato dall’aitante Holt McCallany, soffre di demenza pugilistica, un disordine neurologico causato dai colpi frequenti ricevuti alla testa che provoca perdite di memoria ed emicranie stranianti. Tra storie parallele di racket e drammi familiari – Lights torna sul ring anche per mantenere moglie e tre figlie – il serial merita la visione per il ritorno sulla scena seriale di Stacy Keach (uno che di cazzotti se ne intende, dai tempi di “Mike Hammer”)…

Red

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