I gay contro il sindaco Riccardo Messiato

Pensavamo che il caso delle parole omofobiche del sindaco Riccardo Messiato si fosse chiuso. Invece no! Non è bastata una rettifica e i gay si fanno sentire: ora, vogliono un pezzo di fiume.

La comunità gay ha infatto occupato una spiaggia che sarebbe poi il loro ritrovo. Ovviamente, a mettersi contro di loro arriva la Lega e il PdL che appoggia invece il sindaco, il quale torna alle sue precedenti parole, con nuove orribili dichiarazioni: «Che si curino se possono o che rimangano chiusi nelle proprie mura. Sul greto del Piave non ci possono stare, non ci devono stare. Non sto qui a giudicare la sessualità della gente, ma quello che non possiamo tollerare è il fiorire della prostituzione. Fino a settembre porteremo avanti l’operazione Estate sicura, proprio per evitare che da queste parti trionfi l’illegalità e il malcostume». Estate sicura, per chi non lo avesse ancora capito, è un’operazione fatta di ronde. E le associazioni gay non ci stanno alle ronde. Il Presidente Regionale dell’Arcigay, Alessandro Zan, chiede che il sindaco sia messo in galera per quello che sta facendo. Alessio De Giorgi, direttore del portale Gay.it, dà un apporto ancora più significativo, chiedendo a tutti gli omosessuali di difendere il Piave come spazio aperto a tutti. L’onorevole Paola Concia del Partito Democratico ha invece richiesto il ritiro dell’appoggio del partito al sindaco di Spersiano. Chi la spunterà?

Foto|Google

Lo zio Nico

Red

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