PAOLA BINETTI – È giusto che debba rimanere nel PD vista la sua omofobia?

L’ultima sparata l’ha fatta durante un’intervista rilasciata al quotidiano REPUBBLICA, all’interno della quale, guarda caso, se la prende ancora con gli omosessuali.

Oltre ad aver votato contro la legge sull’omofobia, dall’Ansa ci giunge notizia che Nostra Signora del Cilicio ha intenzione di votare in favore del Popolo della Libertà per il testamento biologico. Ma bene! «È in linea con il mio pensiero», spiega la senatrice, membro dell’Opus Dei. Poi, sempre nella stessa intervista parla ancora una volta della legge anti-omofobia: «Il nostro codice penale già prevede le aggravanti per motivi abietti, sta ai magistrati applicarli col massimo rigore in attesa di una legge ad hoc», ma il bello arriva dopo con questa dichiarazione: «In tutti i comportamenti ci sono limiti imposti sulla natura e la comunità omosessuale penso che nelle sue richieste travalichi spesso quei limiti: hanno diritto di chiedere ma il legislatore ha diritto di non concedere».

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Intanto, la presenza di questa signora canuta spacca il PD. La prima a esporsi è Rosy Bindi: «Paola Binetti ha sbagliato a votare una pregiudiziale di incostituzionalità presentata dall’Udc. Paola deve interrogarsi se nel PD si sente davvero a casa propria, ma sarebbe un atto strumentale procedere ora nei suoi confronti». Quindi, per il momento rimane dove è?

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Stessa idea quella di Barbara Pollastrini, ex Ministro delle Pari Opportunità: «È un grave errore politico e persino umano quello della Binetti ma, è urgente che il PD si sia regole… certe regole… Usare l’espulsione della Binetti per coprire lacune e vuoti maturati nel corso del tempo, mi sembra ora del tutto strumentale».

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L’unica voce contrastante, sembra proprio quella di Franceschini: «L’omofobia non è un tema su cui puoi non vincolare con una disciplina. Non c’entra nulla la libertà di coscienza. Siccome il PD ha tra i valori fondanti la lotta contro ogni forma di discriminazione, penso che per Paola Binetti ci sia un problema di permanenza. Ma purtroppo, io sono solo il segretario del partito e non ho poteri di espulsione». Non c’è dubbio, questa sinistra che abbiamo in Italia è una sinistra fantasma. Infatti, potrebbe benissimo chiedere il tesseramento Casper

Foto: Google

Lo zio Nico

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