Can Yaman si schiera contro la violenza sugli animali: il suo sostegno alla nuova legge accende il dibattito
Can Yaman, attore amatissimo dal pubblico italiano e internazionale, in passato aveva preso una posizione netta a favore della nuova legge contro la violenza sugli animali. Sui suoi canali social, l’attore aveva espresso il proprio sostegno alla proposta legislativa, sottolineando l’urgenza di maggiori tutele per gli animali e pene più severe per chi commette abusi. E oggi c’è la legge.
La legge italiana contro la violenza sugli animali, recentemente approvata in via definitiva dal Senato nel 2025, rappresenta una svolta storica nella tutela degli animali, riconoscendoli come soggetti di diritto e non più come meri oggetti.
Principali caratteristiche della legge
Riconoscimento degli animali come “esseri senzienti”: il Codice Penale è stato modificato per tutelare direttamente gli animali, riconoscendo che provano emozioni e dolore, e non più solo il sentimento umano verso di essi.
Inasprimento delle pene:
Per il maltrattamento si rischiano fino a 2 anni di reclusione accompagnati da multe fino a 30.000 euro.
Per l’uccisione ingiustificata di animali la pena può arrivare fino a 4 anni di carcere e una multa fino a 60.000 euro.
Per chi organizza o partecipa a combattimenti tra animali la reclusione va da 2 a 4 anni, con multe fino a 30.000 euro.
Le pene sono più severe se i reati sono commessi in presenza di minori, contro più animali o se diffusi tramite strumenti digitali.
Stop a pratiche crudeli: vietato tenere cani alla catena, organizzare combattimenti clandestini, uccidere animali senza motivo e l’abbattimento degli animali coinvolti in reati, che devono rimanere sotto custodia fino al termine del processo.
Sanzioni pecuniarie aggiuntive: da 5.000 a 60.000 euro a seconda della gravità del reato.
Questa legge, promossa dalla deputata Michela Vittoria Brambilla, segna un cambiamento culturale e giuridico profondo, ponendo gli animali al centro delle tutele e riconoscendo i loro diritti in modo autonomo rispetto alla sensibilità umana.
In sintesi, la normativa italiana ora prevede pene detentive reali e multe elevate per chi maltratta, abbandona, uccide o sfrutta gli animali in modo crudele, con una forte attenzione alla prevenzione e alla tutela diretta degli animali stessi.
“Non possiamo più restare a guardare,” ha scritto Yaman. “Ogni forma di violenza deve essere condannata, anche quella contro chi non può difendersi.”
Leggi anche: