Carlo Acutis santo come è morto il ragazzo: età e dove viveva
Carlo Acutis è stato un giovane italiano noto per la sua profonda fede cattolica e per l’uso innovativo della tecnologia al servizio dell’evangelizzazione.
Chi era Carlo Acutis
Nato a Londra il 3 maggio 1991, Carlo ha vissuto la maggior parte della sua vita a Milano, in Italia. Fin da piccolo, ha mostrato una forte devozione verso l’Eucaristia, partecipando quotidianamente alla Messa e recitando il Rosario. Appassionato di informatica, ha creato un sito web per catalogare e diffondere i miracoli eucaristici riconosciuti dalla Chiesa cattolica, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla fede attraverso la tecnologia .
La malattia e la morte
Nel 2006, all’età di 15 anni, Carlo è stato colpito da una leucemia fulminante di tipo M3. È stato ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza, dove è deceduto il 12 ottobre 2006, tre giorni dopo la diagnosi . Durante la malattia, ha offerto le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa, dimostrando una fede profonda e matura nonostante la giovane età.
Dove viveva
Carlo ha vissuto a Milano, in Italia, ma ha trascorso anche periodi significativi ad Assisi, città che amava profondamente per la sua spiritualità legata a San Francesco. Dopo la sua morte, è stato sepolto nel cimitero di Assisi, come da lui desiderato. Nel 2019, i suoi resti sono stati traslati nella chiesa di Santa Maria Maggiore, nota come Santuario della Spogliazione, ad Assisi, dove riposano tuttora .
Santi e Beati
Il processo di canonizzazione
Carlo Acutis è stato beatificato il 10 ottobre 2020 ad Assisi, dopo il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione. Nel 2025, è prevista la sua canonizzazione, che lo renderà ufficialmente santo della Chiesa cattolica. La sua figura è particolarmente significativa per i giovani e per il mondo digitale, tanto da essere considerato il possibile futuro patrono di Internet .
La storia di Carlo continua a ispirare molte persone nel mondo, testimoniando come la santità possa essere vissuta anche nella quotidianità e nell’era digitale.
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