Come è morto Alessandro Coatti adescato su Grindr: risultati autopsia che lasciano sbalorditi
Alessandro Coatti, biologo italiano di 38 anni, è stato adescato su Grindr, un’app di incontri gay, probabilmente tramite un profilo falso, e attirato in una trappola in Colombia. Il 4 aprile 2025, dopo aver pianificato una gita con una persona conosciuta online, è stato prelevato in auto vicino al suo alloggio a Santa Marta, dove gli è stata somministrata scopolamina, una potente sostanza che stordisce mentalmente ma non fisicamente.
L’obiettivo della banda criminale era derubarlo, ottenendo i codici PIN del bancomat e del conto online, oltre a denaro e oggetti di valore. Tuttavia, il tentativo di rapina è degenerato in un omicidio brutale: Coatti è stato portato in uno stabile abbandonato, legato con una corda al collo e probabilmente ferito mortalmente con oggetti affilati come coltelli o machete. Dopo la morte, il corpo è stato smembrato e i resti dispersi in valigie e borse in vari punti della città, probabilmente per depistare le indagini.
L’autopsia ha evidenziato la violenza estrema dell’omicidio, confermando che Coatti è stato sequestrato, drogato con scopolamina, ucciso e fatto a pezzi. Le autorità hanno identificato quattro sospetti, tra cui una donna trovata in possesso del cellulare della vittima, e hanno effettuato diverse perquisizioni. Non è esclusa la pista di un movente omofobico, dato che Coatti era apertamente omosessuale e la banda avrebbe preso di mira stranieri LGBTQIA+ con questo metodo consolidato.
In sintesi, la morte di Alessandro Coatti è stata il risultato di una trappola organizzata tramite Grindr, con somministrazione di droga, rapina finita in omicidio violento e smembramento del corpo, con elementi che lasciano sbalorditi per la crudeltà e la precisione della strategia criminale.