Daniele Interrante contro Costantino Vitagliano

Daniele Interrante contro Costantino Vitagliano. Ma è uno scontro vero o è una baruffa mediatica creata apposta per continuare a parlare di queste due meteore del tubo catodico defilippiano?

Fra i due, ora come ora, non scorre buon sangue. E’ dire che sembravano tanto amici, tanto uniti e invece, la loro amicizia sembra essere andata definitivamente a farsi friggere. Ecco, cosa dichiarano a DIPIU’, un botta e risposta senza uguali ma, soprattutto, senza arte nè parte: “Guardi, non ho mai rinfacciato a Daniele l’aiuto che gli ho dato perché gliel’ho dato con il cuore. Ma adesso con il senno di poi, voglio essere diretto e mi chiedo: esisterebbe oggi il personaggio Daniele Interrante se non ci fossi stato io? Ne dubito, sinceramente. Sì, mi deve molto, se non tutto. E un giorno si è volatilizzato. La scorsa estate l’ho incrociato a Formentera e ci siamo a malapena salutati. Per me era naturale aiutarlo, averlo al mio fianco in TV. E Daniele ci mise del suo: è un bel ragazzo, è spigliato, ci sa fare, così si ritagliò’ il suo posto. Si guadagnò, con me e Alessandra Pierelli, perfino il ruolo in un film, “Troppo Belli”, che però purtroppo non ebbe molto successo. E poi, nel 2005, partecipò all’ Isola dei Famosi. Eravamo così uniti che io intervenni anche in diretta per difenderlo quando fu attaccato dagli altri concorrenti. Erano anni frenetici, per me e’ per lui. Poi Daniele cominciò a cambiare. Non sopportava più di essere definito sempre e comunque “l’amico di Costantino“. Una volta in TV lo attaccarono chiamandolo il “chihuahua di Costantino” e andò su tutte le furie. Iniziò a essere insofferente, forse mi percepiva come un’ombra. Sì, sbagliavo, perché tra noi tutto cambiò quattro anni fa, quando Lele Mora stava combattendo con i suoi problemi giudiziari per l’inchiesta di Vallettopoli. Non si sapeva che fine avrebbe fatto l’agenzia di Lele, non si capiva se sarebbe stato in grado di rappresentare al meglio me e gli altri artisti della sua agenzia. Allora io decisi di cercare la mia strada da solo e di lasciare l’agenzia di Mora. E Daniele non mi capì, non mi seguì“.

Dopo tutta questa pappardella, a noi, sinceramente parlando, quanto importa?!!?

Foto|Google

Marzio Maladenti

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