Gli italiani nel seso sono ignoranti, ma prudenti

Il livello di conoscenza, tanto per intenderci, è quello di quelle famose lettere che le piccole lettrici del CIOE’ scrivevano al giornalino e che ci lasciano parecchio sbalorditi.
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Insomma, i più piccoli di noi sono stati bocciati in educazione sessuale, così come tutti gli altri loro coetanei nel resto dell’Europa. Secondo una ricerca realizzata dal Network Durex su 15.000 giovani di età compresa fra i 15 e i 20 anni di 15 differenti paesi dell’Europa (9 dell’Europa Occidentale e 6 dell’Europa Orientale, di cui 5.000 italiani), scopriamo che:

1) un terzo (circa il 33.8%) dei giovani del nostro paese pensa erroneamente di poter contrarre una malattia sessualmente trasmissibile attraverso il contatto con una tavoletta del wc;
2) sei ragazzi su dieci (il 59%) pensano di essere limitatamente o per nulla esposti al rischio di malattie sessualmente trasmesse.

C’è da dire che, fra i dati più positivi, più di 8 su 10 (88,2%) hanno dichiarato di proteggersi, dimostrandosi più attenti dei belgi (82%), dei tedeschi (84,2%) o dei turchi (60,7%).

Nonostante questi dati rassicuranti sulle abitudini sessuali dei ragazzi in Italia, il nostro Paese risulta tra gli ultimi tre in Europa per quanto riguarda l’uso continuativo di un contraccettivo. Solo il 52,4% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver utilizzato una forma di contraccezione nel corso dell’ultimo rapporto.

Foto|Google

Lo zio Nico

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