Leonardo DiCaprio nelle vesti dell’omosessuale Edgar J. Hoover

Avevamo parlato di lui e del suo film in un recente articolo su Lindsay Lohan. Ma ora ritorniamo a parlare di Leonardo DiCaprio e della sua ultima fatica cinematografica: il ruolo di Edgar J. Hoover, l’uomo politico che fondò l’FBI e che cercò di nascondere la sua omosessualità al mondo intero.

Eh sì, Leonardo DiCaprio ritorna a vestire i panni di un omosessuale dopo “Poeti dall’inferno” e anche stavolta, come la precedente, si tratta di un personaggio realmente esistito, perchè diretto da Clint Eastwood, DiCaprio veste i panni di J. Edgar Hoover, omosessuale fondatore dell’FBI. Ruolo difficile per l’attore che si è dovuto sottoporre a ore e ore di trucco per invecchiare e ingrassare e che spera di avere, in cambio di questo “sacrificio estetico” finalmente il tanto sognato e voluto Oscar nelle mani. «Ho visitato la sua casa a Washington, ho toccato il letto in cui è morto. Ho parlato con i pochi che lo hanno conosciuto, sono entrato all’Fbi e mi sono seduto sulla sua sedia per sentirmi come lui: un boss». Non fa parola però del fatto che più che un film sul potere di un uomo, la pellicola di Eastwood è una storia d’amore fra due uomini legati da un sentimento che va oltre l’attrazione sessuale, infatti DiCaprio è stato protagonista di una scena d’amore omosessuale con il muscoloso Armie Hammer che veste, nel film, i panni del collega di Hoover, Clyde Tolson.

Foto|Google

Lo zio Nico

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