Marco Mengoni e i corsetti indossati al concerto, lui risponde agli insulti
Nei giorni scorsi Marco Mengoni ha iniziato il suo tour estivo ed insieme a molti elogi ha ricevuto anche diverse critiche per il suo look giudicato da alcuni troppo appariscente.
In particolare c’è stato anche chi lo ha offeso attribuendo la scelta degli abiti la sua identità sessuale e non ha perso occasione per insultarlo pesantemente. Accese omofobe, quindi, per la scelta del look ma Marco ha rispedito gli insulti al mittente.
La risposta di Mengoni agli insulti omofobi
Il cantante, però, ieri, nella tappa partenopea del suo tour, ha risposto loro dicendo:
‘Voglio Vestirmi come mi pare e come mi piace e punto.’
Un outfit che divide: tra sguardi ammirati e commenti tossici
Il pubblico e il web si sono spaccati in due: da un lato applausi e ammirazione per la sua capacità di superare i confini del genere; dall’altro, un’ondata di insulti omofobi e sessisti. Su X (ex‑Twitter) fioccavano tweet contro Mengoni e il suo stile:
“L’involuzione dell’uomo in un’immagine.”
“Mengoni in concerto mette corpetto e assorbente con ali per lottare contro il patriarcato.”
Commenti che dimostrano “odio, misoginia e sessismo impressionanti” verso chi osa uscire dagli schemi.
Mengoni non è nuovo a scelte di stile inusuali: già a Sanremo sfoggiò una lunga gonna nera, dimostrando coerenza con un’immagine eclettica e inclusiva. Per lui, vestirsi è una forma di arte e messaggio, non un vezzo.