Riconquistarsi, teoria e pratica per ritrovare l’amore

Non è finita finché non è finita, e finché non è finita vale la pena provare. La fine di una storia spesso è un processo unilaterale che non incontra l’accordo dell’altro. E, più spesso di quanto si pensi, è un processo reversibile.

Riconquistarsi, teoria e pratica per ritrovare l’amore

Spingiamoci oltre e ammettiamolo: un arresto temporaneo non solo “ci sta”, ma è utile a crescere come singoli e come coppia, a riprendere fiato, a prendere le distanze da certe dinamiche, a guardare con distacco cosa c’è che non va.

In poche parole, a ritrovarsi come e meglio di prima.

Già, ma come ci si riconquista dopo una rottura?

Analizziamoci: c’è una frattura insanabile? Quello che non andava è qualcosa che mi dava semplicemente fastidio o che mi stava soffocando? E se mi stava soffocando, davvero non è possibile mediare e trovare un compromesso? Rivoglio quella persona per egoismo, per desiderio di posseso, o perché senza non posso davvero andare avanti? Abbiamo esasperato una minuzia, o ci stavamo consumando in una strada senza uscita?

Applichiamo la Costituzione ai rapporti umani: era, la mia coppia, un contesto di sviluppo per la mia persona? Cosa eravamo insieme? Una versione migliore di noi stessi o un ostacolo reciproco? È una regola valida per tutti, ma lo è ancor di più quando alle dinamiche relazionali private si aggiungono contesti sociali che possono rivelarsi difficoltosi perché, che lo si voglia o meno, viviamo ancora in una società in cui essere una coppia LGBT è una scelta politica (cit. Claudio Rossi Marcelli).

Non è un’opinione: dal resoconto pubblicato dalla New Yorker Columbia University sugli studi in materia di figli di coppie LGBT emerge che i ragazzi sono, in media, più curati rispetto ai figli di coppie etero, e si avanza l’ipotesi che ciò possa dipendere dalla pressione sociale che grava su queste coppie anche in paesi, come la Svezia, in cui la genitorialità omosessuale è una realtà più che consolidata. Ora prendiamo questa pressione sociale e applichiamola a tutte le dinamiche della nostra vita: se è già difficile da soli, diventa tanto più importante scegliere con chi condividerla. È giusto? No: equiparazione significa anche uguale libertà di innamorarsi con leggerezza di un* stronz*, ma la statistica ci dice che non funziona ancora così.

Diamoci il nostro tempo. L’aspetto positivo del lasciarsi è che si apre una discussione sui problemi che ci stanno portando a questa scelta. Sono un sacco di informazioni: usale. Sapere cosa non è andato ti mette nella condizione di poter riflettere sugli errori e sulle loro soluzioni come spiega Alessandro Vigini di Direzione Ritorno.

Presentarsi con un piano è una grande dimostrazione per l’altra persona, significa che c’è una forte motivazione nel voler ricominciare, e offre argomenti inoppugnabili per contrastare le inevitabili titubanze dell’ex.

Fai parlare i fatti: non ce l’hai fatta al primo colpo? Chiedi di rivedervi senza impegno, comincia da un caffè, poi un aperitivo, poi una cena e un dopocena. Rientra gradualmente nella sua vita e approfitta di questi piccoli contatti per dimostrare la serietà delle tue intenzioni e la validità del tuo piano. Negli intervalli tra un incontro e l’altro gioca d’attacco, Operazione Nostalgia mode: on. Ho sentito la nostra canzone e mi ha fatto pensare a te, ho mangiato quella cosa che abbiamo provato insieme quella sera, sono nella zona in cui ci siamo date il primo bacio.

Antenne alzate: sapere quando smettere. La frequenza dei messaggi e delle richieste di incontro va dosata sapientemente in base alla distanza che mostra di voler tenere l’ex. Si capisce dal tono della voce, dal linguaggio del corpo, anche dal minutaggio nel rispondere. Spoiler: dopo due volte che alla spunta blu non segue risposta, forse i contatti non sono graditi. Attendere una settimana e poi riprovare di nuovo, se la situazione persiste, non c’è nulla da fare. Forse per sempre, o forse semplicemente è troppo presto per riparlarne. In ogni caso, mantenere una distanza quando ci viene fatto capire che è necessaria, è una dimostrazione di rispetto verso l’ex che potrà solo giovare alla nostra causa.

 

 

Maximo

Maximo è lo storico autore di Tuttouomini.it Si occupa principalmente di news di gossip e celebrity

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