Il coro gay Komos allontanato dalla Curia

Qualche settimana fa, il coro omosessuale maschile era balzato alla cronaca per alcune incomprensioni con l’Arcigay di Bologna che li aveva invitati ad allontanarsi dalla loro sede. Ora, un deja vu…

Il coro, successivamente, ha infatti richiesto di potersi esibire alla Chiesa di San Bartolomeo della Beverara, il risultato è stato che il parroco della struttura religiosa, in base a un documento del 1986 in materia di “cura pastorale delle persone omosessuali” (bella cura!!!), ha dovuto, seppur con dispiacere e sotto l’obbligo di una lettera inviata dalla Curia, non rendere disponibile la sua chiesa per prove ed esibizioni. Il direttore del coro, Paolo Montanari, ha così fatto appello al pubblico e al Comune della sua città, nella speranza che la situazione già abbastanza difficile non porti a uno scioglimento del gruppo, causa la mancanza di una sede adatta a loro. Ci verrebbe incoraggiarli dicendo che “Dio vede e provvede” e che le sue vie sono infinite… Ma a quanto pare le vie di Dio non sono più le stesse della Curia da tanto tempo, e per gli omosessuali sono decisamente sprangate da un cartello “ACCESSO AI SOLI PRIVATI”.

Foto: ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com

Lo zio Nico

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