Per il criminologo Francesco Bruno i gay sono malati

Pubblichiamo di seguito un post del blogger River che espone un caso che pensiamo vi farà riflettere seriamente su quanto sta succedendo in Italia nei confronti dell’omosessualità.

Spero sempre di non dover scrivere post del genere. Insomma, penso che la fase Binetti sia superata, no? E, invece, ecco spuntare un criminologo televisivo qualsiasi, e l’incantesimo dei gay-guariti (non per merito mio, ma dell’Organizzazione mondiale della Sanità) è svanito.

I fatti. Il signor Bruno, molto avvezzo ai salotti televisivi, ha dichiarato ad un sito cattolico che non merita neanche una riga di pubblicità, quanto segue: “Io ero e resto della convinzione che la omosessualità sia una patologia, un’anormalità della sessualità e quindi un disturbo, un distacco dalla realtà e non ci piove sul fatto che la sessualità abbia come primo e principale scopo la riproduzione della specie. Ora non é possibile questo evento nell’atto sessuale tra persone del medesimo seso“. Potrei andare avante, ma per rispetto verso il mio stomaco, mi fermo qui. Il punto è che il signore in questione ha anche una qualifica: oltre ad essere un criminologo (consulente di Procure?), è anche psichiatra. Immagino quindi che abbia dei pazienti. Lui.

Di fronte a queste posizioni, l’Arcigay ha deciso di presentare una denuncia all’Ordine dei medici, chiedendo di prendere provvedimenti contro lo psichiatra. “Queste argomentazioni sono prive di qualsiasi credibilità sotto il profilo scientifico – dichiara Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay – sono indegne di uno psichiatra, intrise d’ideologia e di falsità. Quali sono le basi scientifiche di tali affermazioni? Quali gli studi di riferimento? Credo sia a tutti noto, piuttosto, che numerosi studi di carattere psicologico, ricerche internazionali, seminari scientifici e pubblicazioni psicologiche e sociologiche, sulla base di riscontri scientifici pubblicati, attestino esattamente il contrario di ciò che irresponsabilmente afferma il Dott. Bruno. Da parte nostra respingiamo questo maldestro tentativo di riportarci ai periodi bui della medicalizzazione della nostra identità sessuale”. “Non possiamo consentire a un professionista del livello del dott. Bruno – dichiara Luca Trentini responsabile Diritti umani di Arcigay – di farsi portatore di una visione ampiamente sorpassata, che offende la nostra dignità personale e la realtà delle nostre famiglie. Provvederemo nei prossimi giorni a inviare un esposto all’Ordine nazionale dei Medici perché sia fatta ulteriore chiarezza e siano presi provvedimenti contro chi diffonde teorie condannate dalla scienza e dalla storia“.

Il problema è: per uno psichiatra che esce allo scoperto, quanti altri coltivano le loro convinzioni aberranti nel segreto del loro studio?

River

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