Reykjavik

È quasi relegata sulla calotta polare. La sua nazione, che poi è un’isola, è stata impropriamente chiamata “terra dei ghiacci” e il nome della sua capitale Reykjavik ha qualcosa di sessualmente peccaminoso

Eh sì, non ci sono solo ghiacciai in Islanda, e non sono solo le acque dei geyser… (o forse è GAYSER) a essere bollenti. Insomma, poca austerità per una città stupenda e meravigliosa.


Devo fare un ringraziamento speciale a un mio amico DJ se conosco così bene questa città. Il mio guru musicale, infatti, grande ammiratore di Bjork, mi ha costretto a seguirlo in una sorta di viaggio mecca nella terra che ha cullato la sua beniamina, oltre che la band musicale Sigur Ros, e così anche io ho avuto l’opportunità di ficcare il naso in una città che è sveglia fino all’alba, pur essendo ai limiti del globo.

Reykjavik di notte è fatta per i gay e non ci sono ma che tengano.
Nel centro urbano della città, si trova il Q-bar, il più bel pub omosessuale e friendly gay che abbia mai visto. Mentre situato proprio vicino al Gay Community Center e opposto al teatro dell’Opera islandese – per gli appassionati – potete trovare il MSC Iceland, un circolo costituito appositamente per gli estimatori di cuoio, gomma, uniformi, jeans e via discorrendo. Portatevi la frusta da casa e vedrete il divertimento!!!

Depistate le grandi mete, andate a vedere cosa si cela ai confine del mondo omosessuale.

Red

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