Simon Grechi – Il Grande Fratello l’ha cambiato… in peggio!

Simon Grechi, che recentemente abbiamo visto nella fiction Dov’è mia figlia?, racconta su DI PIU’, gli anni faticosi e difficili della sua vita, subito dopo essere uscito dal reality del Grande Gratello.

“Per stordirmi, per non pensare, per estraniarmi dal mondo, ero arrivato a bere anche un litro di vodka a notte. La mattina ero come ovattato, intontito, e le persone intorno a me faticavano a riconoscermi. Poi, grazie alla recitazione e anche a uno psicologo che mi ha insegnato ad amarmi e ad accettarmi, mi sono salvato. E oggi che raccolgo i frutti del mio lavoro, oggi che il personaggio che ho interpretato in Dov’è mia figlia? è piaciuto così tanto al pubblico, dico a me stesso: ‘Se penso a come sarebbero potute andare le cose mi viene la pelle d’oca’ .. Tutto è iniziato, più o meno, alla fine della mia esperienza al Grande Fratello, dove ero entrato non di mia spontanea volontà, ma per fare piacere alla mia fidanzata dell’epoca, Luciana. Una volta fuori, catapultato all’improvviso in un mondo che non sembrava più il mio, mi sono sentito completamente perso.


È difficile da spiegare ma era come se quell’esperienza mi avesse in un certo senso contaminato negativamente. Tra l’altro, non è che fossi entrato in quel reality senza arte e né parte. Per anni, prima di allora, avevo girato il mondo come modello molto quotato, ma una volta fuori dalla Casa, curiosamente, nessun stilista ha più voluto lavorare con me. E questo ha contribuito non poco alla mia instabilità emotiva. Mi sentivo inadeguato, un pesce fuor d’acqua E poi non volevo fare la vita dell’ ex concorrente. Nel senso che non volevo girare le discoteche firmando autografi solo perché ero stato al Grande Fratello. Io volevo fare quello che avevo sempre fatto, ma me lo impedivano e così, invece di cercare aiuto, invece di appoggiarmi agli amici, iniziai a farmi del male, molto male. Così iniziò quella che definisco la ‘mia vita maledetta’.

Tutto è finito grazie all’impegno ritrovato: “Una mattina, dopo l’ennesima bevuta, mi sono svegliato che stavo malissimo, mi sembrava di avere toccato il fondo. Avevo letto che dall’alcol esci solo con una grande forza di volontà, ma anche con l’aiuto dei medici. Tuttavia cominciai a pensare che innanzitutto avrei dovuto fare qualcosa per me stesso, qualcosa di positivo, una volta tanto. E così decisi di ascoltare alcune persone che mi avevano consigliato di fare l’attore. Del resto, a venti anni, in America avevo seguito un corso di recitazione e fin da bambino avevo coltivato il sogno del palcoscenico. Presi così tutta la forza che avevo in corpo e andai ai provini per entrare nella fiction Carabinieri e, quando mi presero, capii che forse quello era un segno del destino per cominciare a cambiare … Beh, ovviamente non è che ho smesso di bere di punto in bianco. Solo che, quando poi ho cominciato a recitare in Carabinieri, e dunque mi sono reso conto che la vita mi stava offrendo una nuova possibilità, conscio che dovevo completamente ‘guarire’ dall’alcol ho preso un’altra decisione: quella cioè di farmi seguire da uno specialista, uno psicologo. Ho iniziato a incontrarlo tre volte alla settimana e, per un anno, mi sono fatto aiutare, fino a che sono uscito completamente da quella dipendenza”.

Foto|Google

Marzio Maladenti

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