Tuttouomini Story, gli uomini più belli del passato su Tuttouomini.it

Torna su Tuttouomini.it una delle rubriche storiche del sito. Stiamo parlando di Tuttouomini Story, gli uomini più belli del passato. Si comincia con Alain Delon.

Classe 1935, Alain Delon resterà per sempre un attore mito nei cuori di tutti. Bello, amaledetto, sensuale, bravo. Un mix di sensazioni in un uomo che ha fatto la storia del cinema.
L’incontro con Luchino Visconti è una tappa fondamentale per la consacrazione internazionale. Nel 1960 infatti è uno dei protagonisti del capolavoro del regista italiano Rocco e i suoi fratelli, ove incarna un personaggio puro e tollerante, così lontano da quelli che diventeranno i suoi ruoli tipici.

In questo periodo partecipa ad opere di grande spessore artistico, lavorando con Michelangelo Antonioni ne L’eclisse (1961), René Clément nella commedia Che gioia vivere (1961) e di nuovo con Visconti nei panni di Tancredi ne Il Gattopardo (1964).
Seguiranno Colpo grosso al casinò (1963) di Henri Verneuil al fianco di Jean Gabin, Il tulipano nero di Christian Jaque e Crisantemi per un delitto (1964) di Clément.

Il successo lo trasforma in un divo fra i più conosciuti al mondo, grazie al fascino tenebroso esercitato soprattutto sul pubblico femminile (e maschile ! Noi impazzivamo per l’uomo quando interpretava Zorro !), e nasce inoltre quella rivalità mediatica con l’altra stella transalpina emergente: Jean Paul Belmondo.

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Ulteriori pellicole importanti sono: Tre passi nel delirio nell’episodio William Wilson diretto da Louis Malle (1967), ed il kolossal Parigi brucia ancora di Clément.

Ormai affermato e molto popolare, Delon inizia a girare quasi esclusivamente film “polar” (un genero ibrido fra poliziesco e noir), ritagliandosi il classico personaggio di duro forte boiled, affascinante e dal destino spesso segnato, indipendentemente dall’appartenenza ora alla malavita ora alla polizia.

Offre così una delle sue migliori interpretazioni nel capolavoro di Melville, Frank Costello faccia d’angelo (1967) e notevoli sono le prove ne Il clan dei Siciliani di Verneuil (1969), e Borsalino di Jacques Deray (1970) film che incontra il favore del pubblico grazie all’accoppiata con Belmondo. Non mancano di contro recitazioni di maniera (La piscina ed Addio Jeff del 1968).

Nello stesso anno è coinvolto nelle indagini sul misterioso omicidio della sua guardia del corpo. Una storia che svela retroscena di seso e droga nel suo entourage e che finisce per accrescerne la fama di attore difficile.

Eccolo in una gallery dove emerge tutta la sua bellezza e tutto il suo fascino.

Red

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