BRESCIA – Psicologi in rivolta contro il convegno omofobo di Joseph Nicolosi

Qualcosa si è mosso… e siamo molto felici di questo. Avevamo lanciato l’allarme sul convegno di Joseph Nicolosi incentrato sulla cura dell’omosessualità, al quale partecipavano molti dottori di matrice cattolica. Oggi, siamo felici di annunciarvi che gli organi ai quali ci eravamo appellati ci hanno risposto.

L’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha deciso di intervenire prendendo le distanze dalle pericolose teorie di Nicolosi e di tutti coloro che le appoggiano, denunciandole come irrispettose nei confronti della deontologia della categoria. Inoltre, il Consiglio degli Psicologi, riunito in assemblea proprio venerdì scorso, ha sottoscritto una delibera con cui lo denuncia. «Qualunque corrente psicoterapeutica miri a condizionare i propri clienti verso l’eterosessualità o verso l’omosessualità è contraria alla deontologia professionale ed al rispetto dei diritti dei propri pazienti», si legge in una nota della delibera. Come già avevamo sottolineato noi, teorie omofobe come questa rischiano di forzare i pazienti verso un un cambiamento o una repressione del proprio orientamento sessuale, violando di conseguenza il codice della loro professione. Insomma, chi crede che l’omosessualità sia una malattia SBAGLIA! Chi crede che i gay si possano curare, SBAGLIA! Chi crede che essere omosessuali non è normale, SBAGLIA! E l’Ordine degli Psicologi lo dice chiaro e tondo: «Diffidatedalle teorie riparative dell’omosessualità o da ogni teoria che voglia modificare a priori l’identità sessuale del soggetto. Potete rivolgervi con tranquillità a uno psicologo, con la certezza di trovare l’ascolto, la comprensione e il rispetto che ogni paziente merita».

Fonte|IL GIORNALE
Foto|Google

Lo zio Nico

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