L’apertura di Obama ai matrimoni gay fa tremare gli USA

Nel 2008 il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aprì il discorso di insediamento parlando anche dei matrimoni gay, oggi li appoggia appieno appieno e suscitando però, fra i membri della politica americana, dei veri e propri tumulti.

Le comunità afroamericane che hanno sostenuto Obama, ora titubano: “Quando parliamo delle decisioni del Presidente lui se ne assume la responsabilità costituzionale. E voi tutti avete il diritto di farvi la vostra opinione e prendere le vostre decisioni. Io mi limito a pregare perché si sia bene informati“.

Contemporaneamente si alzano in coro i commenti dei fedeli, alcuni positivi e sostenitivi, altri no: “Non credo che sia un argomento che ci debba dividere. I tempi cambiano e noi cambiamo con loro” oppure “La Bibbia dice che è un abominio. Ma Dio ama tutti noi e noi dobbiamo amare tutti gli altri” e anche “E’ un Paese libero e la gente dovrebbe pensare ai fatti propri e non preoccuparsi delle scelte degli altri“.

Ed è a questo punto che anche il cantante Ricky Martin si affianca alla decisione del Presidente, durante il party organizzato al Rubin Museum of Art dalle associazioni gay ispaniche di New York: “Ammiro il suo coraggio sulle nozze gay. Questo è il tipo di coraggio che noi vogliamo dal nostro presidente ed è per questo che lo sosteniamo. Lui sa che siamo insieme in questo impegno, e che insieme siamo più forti“.

Nonostante ciò, però, i sondaggi sulla questione sembrano destinati ad animare maggiormente il dibattito. Il 67% degli americani suppone che si tratti di una trovata elettorale, il 24%, invece, crede nella buona fede di Obama.

C’è però Mitt Romney che invece si dice contrario e si è beccato un bel rimprovero dal Presidente di prossima uscita che lo ha sostenuto per tutto questo tempo: “All’origine questo non riguarda solo il fatto che siamo tutti sulla stessa barca, ma che meritiamo tutti la stessa dignità e lo stesso rispetto. A ognuno devono essere date le stesse opportunità“.

Fra Obama e Mitt Romney è ancora guerra aperta.

Foto|Google

Marzio Maladenti

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