Luciano Moggi: “Sono contrario ai gay nel calcio”

No ai gay nel calcio, meglio i giocatori con le veline anche se vanno tenuti sotto controllo. Un omosessuale non può fare il mestiere del calciatore.

Intervistato da Klaus Davi per “KlausCondicio“, il primo contenitore di approfondimento in Rete, in onda su YouTube, Luciano Moggi parla dell’ambiente del calcio e di seso e dolci compagnie.

“Non so se i calciatori siano contrari ai gay in squadra, io sicuramente lo sono – afferma l’ex direttore generale della Juventus – Posso tranquillamente affermare che, nelle societa’ dove sono stato, non ne ho mai avuti, mai. Non avrei mai voluto un giocatore omosessuale. Sono un po’ all’antica, ma  conosco l’ambiente del calcio e, al suo interno, non puo’ vivere uno che e’ gay. Un omosessuale non puo’ fare il mestiere del  calciatore“. Certi giocatori, pero’, esagerano da un altro lato.

“Oggi i calciatori vogliono provare cose nuove, vogliono provare  di tutto – ammette Moggi – Io sotto questo profilo li tenevo a bada, volevo evitare per quanto possibile che andassero nei locali  notturni. A Torino e’ molto facile, pero’ ci sono citta’ grandi, come Milano, ed e’ li’ che bisogna fare la massima attenzione  perche’ i calciatori possono incontrare anche donne adulatrici… Peccano piu’ che altro di ingenuita’. Le veline? Certamente non hanno mai fatto del male ai calciatori, anzi fanno loro del bene. Io non ho mai frenato nessun calciatore nelle sue relazioni, pero’ ho fatto presente ad alcuni che dovevano comportarsi in una certa maniera”. Infine una stoccata al presidente del Torino, Urbano Cairo: “si e’ accompagnato purtroppo con persone che non hanno  titolo a stare nel calcio a quel livello, ma d’altra parte il calcio non e’ il suo mestiere”.

Via|Gaynews

Red

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