Violenze omofobe a Roma

Andrea Berardicurti del Mario Mieli è chiarissimo in un’intervista al quotidiano La Repubblica: ”Siamo preoccupati, sì. Tantissimo. Perché nessuno aveva mai osato tanto.

Entrare e rovesciare tutto: tavoli, quadri, divani, estintori. C’erano due riunioni in corso. Quindi molta gente. Siamo usciti e loro quando hanno visto quanti eravamo sono scappati urlando froci froci! viva il duce! Pensa se eravamo solo in due, come spesso accade. Sarebbe andata a finire molto peggio. Questi si sentono impuniti. Protetti. Se vince Alemanno sarà terribile. Durissima. Non deve accadere”.

Gli episodi omofobi a Roma non si contano. E avvengono piò o meno nell’indifferenza dei grandi media. Prima le minacce di morte al presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo, quindi le scritte ”Lesbiche, no grazie ” al Liceo Aristoafne.

Non finisce qui: ”Gay nei forni” in San Giovanni in Laterano, dove poi hanno bruciato il Coming Out. Nel silenzio delle grandi televisioni. Rutelli si è recato al Mario Mieli, ma quando si cercano i voti si fa qualsiasi cosa – riflettesse sulle sue responsabilità – così come la Digos. ma è certo che un assalto in pieno giorno nei locali di un’associazione è decisamente segnale inquietante. Sfrontato. Come se gli autori si sentissero così protetti da potere osare qualsiasi cosa.

Red

Tuttouomini.it, il celebrity magazine gay più letto in Italia !

Change privacy settings