ToGay 2008: ecco tutti i vincitori

Vincitore della 23ma edizione del Torino Glbt Film Festival “Da Sodoma a Hollywood” è il film “La Leon” di Santiago Otheguy

“Per il suo impatto visivo, per la sua essenzialità narrativa e per la capacità di mettere in scena la potenza della natura incontaminata”.

Il Premio Speciale della Giuria va a: Was am Ende zählt (Nothing Else Matters) di Julia von Heinz (Germania, 2007) “per il ritratto moderno e toccante del desiderio di due ragazze di crearsi una famiglia”. E: Les Chansons d’amour di Christophe Honoré (Francia, 2007) “perché propone uno sguardo diverso sulla vita finalmente in grado di superare i confini del gender”.

CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI

E’ stato assegnato il PRIMO PREMIO del valore di 2500 euro (offerti dal festival) a: A Jihad for Love di Parvez Sharma (USA/Germania/UK/Francia/Australia, 2007) “il film che più ha risposto alla filosofia del festival “i film che cambiano la vita”, per la sua importanza sia nel mondo islamico sia in quello occidentale, per l’ambizione e l’ampio sguardo sulla topografia geografica e umana. E ancora per una regia coraggiosa, ipnotizzante e convincente”.

Menzione speciale va a: Darling! The Pieter Dirk Uys Story di Julian Shaw (Australia, 2007) “un film che ha onorato un rivoluzionario che ha lottato politicamente e socialmente prima contro l’apartheid e poi contro il flagello dell’AIDS. Per aver denunciato un genocidio di stato. Per essere riuscito a produrre un film seguendo la persona che ha ispirato l’autore fin dall’età di 15 anni”, e a: Behikvot Ahatiha Ahasera (The Quest for the Missing Piece) di Oded Lotan (Israele, 2007) “un documentario dalla narrazione piena di humor e di inventiva, espressa con creatività e umiltà”.

CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI

E’ stato assegnato il PRIMO PREMIO di 1500 euro (offerti dal festival) a: Alguma Coisa Assim (Something Like That) di Esmir Filho (Brasile, 2007) “un film che ha catturato il delicato momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, in un contesto gay e di ampio respiro. Attraverso la prima esperienza di due ragazzi in un locale gay, il film coglie in modo realistico e nello stesso tempo metaforico, un particolare momento emotivo della loro vita e lo fa in modo eccellente dal punto di vista cinematografico sia per quanto riguarda l’editing, sia per quanto riguarda la colonna sonora e la recitazione”.

Una Menzione speciale va a: En liten Tiger di Anna-Carin Andersson (Svezia, 2006) “una divertente esplorazione di se stessi e del proprio io”.

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IL PREMIO “NUOVI SGUARDI

Assegnato dal comitato di selezione del festival Ricke Merighi, Davide Oberto, Cosimo Santoro: “è stato difficile scegliere a quale film attribuire la prima edizione del premio Nuovi Sguardi. Il premio vorrebbe riflettere l’evoluzione del cinema queer, segnalando lavori che, a prescindere dai temi trattati, sappiano utilizzare forme e linguaggi in cui il queer diventa una lettura del reale”.

Il Premio “Nuovi sguardi” va ex-aequo a: Panorama di Loo Hui Phang (Francia, 2007) “per l’originale trasposizione in immagini in movimento di segni grafici e per la capacità di creare un universo evocativo e libero”, e a: Solos di Kan Lume e Loo Zihan (Singapore, 2007) “per aver creato un film in cui la parola non è necessaria a trasmettere emozioni e in cui la forza delle immagini trasforma esperienze personali in esperienze universali”.

Una Menzione speciale a: Love and Words di Sylvie Ballyot (Francia, 2007) “per la capacità di affrontare in modo originale e complesso temi di rilevanza politica e teorica attraverso uno sguardo al tempo stesso personale e poetico”.

I PREMI DEL PUBBLICO:

MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO: Were the World Mine di Tom Gustafson (Usa, 2008)
MIGLIOR DOCUMENTARIO: Darling! The Pieter-Dirk Uys Story di Julian Shaw (Australia,2007)
MIGLIOR CORTO: Café com leite di Daniel Ribeiro (Brasile, 2007)

 Colton Ford

Gran finale con la cerimonia di premiazione presentata da La Prohibida, performer musicale spagnola e gli interventi musicali di Colton Ford, Le Sorelle Marinetti, La Terremoto de Alcorcón, passando dalla house music di Colton Ford, attraverso un tuffo nel passato con Le Sorelle Marinetti, e arrivare all’allegria iberica della Terremoto de Alcorcón e di La Prohibida.
Via| Cinemagay.it

Red

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