Muore Peter Orlovsky, il grande amore di Allen Ginsberg

Era considerato da tutti l’amore beat di Allen Ginsberg, poeta e compagno di una vita di uno degli scrittori più importanti dell’America degli Anni Sessanta.

Peter Orlovsky muore in una clinica del Vermont, stroncato da un tumore all’età di 76 anni… La Storia, quella con la S maiuscola si ricorderà di lui grazie a un’immagine, forse la più dignitosa e la più bella: quella che lo ritraeva completamente rigoglioso e abbracciato al suo compagno, Allen Ginsberg. Un’unione, la loro, che durò oltre trent’anni, fino al 1997, quando Ginsberg morì, all’età di 71 anni. Vale la pena raccontare un pò la loro storia: si erano conosciuti nel 1954, quando Ginsberg aveva 28 anni e non era ancora lo scrittore famoso che era. Un giorno, vide nell’appartamento del pittore Robert La Vigne, a San Francisco, un quadro che ritraeva un uomo rigoglioso, disteso su un divano, con un mazzo di cipolle ai piedi. Volle sapere a ogni costo chi fosse quel ragazzo e chiese a La Vigne di farglielo incontrare. Il pittore fu il cupido della situazione e i due, da quel momento, furono inseparabili. Orlovsky divenne il suo segretario e confidente, amante e amico, viaggiò con Ginsberg fra il Marocco e l’India, abbracciando la fede buddista. La nostra, purtroppo anch’essa scomparsa, Fernanda Pivano, la definì una relazione che bruciava di amore e poesia e descrisse il momento in cui (il 3 febbraio 1955) Orlovsky accettò il voto nuziale proposto da Ginsnerg, ovvero l’impegno a possedersi e a donarsi l’un l’altro fino a che non fossero andati in Paradiso. Ginsberg lo soprannominava “Maestro del Sesso“, ma c’è da ricordare che l’unione non fu rosa e fiori, anzi, Orlovsky ebbe una fugace relazione con William Burroughs, che aveva conosciuto a Tangeri durante un viaggio, nel 1957, mentre Ginsberg seppur legato sentimentalmente a lui, ebbe alcune esperienze eterosessuali. Ma ciò che rimane, alla fine, è quella fotografia… una fotografia dove sono semplicemente due uomini che si amano nella rigogliosità del loro corpo, ma anche in quella dell’anima.

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Fonte|REPUBBLICA
Foto|Google

Lo zio Nico

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