Omosessuale accusato di stalker da parte dell’ex

Succede a Modena, dove un trentottenne, lasciato dopo una breve storia d’amore, non si rassegnava all’idea di perdere il suo compagno e così ha cominciato a perseguitarlo, minacciarlo e offenderlo on line.

Lo faceva su Facebook dove continuava a inviargli messaggi pieni di insulti e minacce e a prenderlo in giro sbeffeggiandolo sulla bacheca del social network. Alla fine, la vittima, un bancario riminese, è stato convinto dalla sua famiglia e dai suoi amici a sporgere denuncia per il reato di stalking. Condanna: divieto categorico di avvicinarsi o contattare la vittima e le persone che gli vivono accanto e divieto di avere un profilo su Facebook e di frequentare altri social network. Se violasse anche una sola di queste ordinanze, la pena sarebbe l’arresto.

I due si erano conosciuti nel 2009, nella banca dove lavorava la vittima. L’altro era andato lì per aprire un conto corrente e avevano fatto amicizia. Da lì la cosa si era trasformata in una relazione di pochissima durata. Un’avventura di letto che l’altro non poteva sopportare e che aveva tentato di far andare su altri binari, prima cercando di riconquistarlo, poi (rifiutato ancora una volta) tempestandolo di sms e telefonate lui e i suoi parenti, sommergendolo di intimidazioni durante le quali lo stalker minacciava di raccontare a tutti gli impiegati della banca dell’amato la loro relazione omosessuale, pedinandolo e facendo irruzione sul suo posto di lavoro. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato Facebook teatro di fotografie oscene che riguardavano il bancario.

Posso affermare con sicurezza che la legge sullo stalking è la prima e unica cosa buona che il Ministro Mara Carfagna ha fatto durante il suo attuale mandato.

Foto|Google

Lo zio Nico

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