TUTTONEWS GAY – Nasce MeladailaBrianza, gay lascia Romney, a Napoli unioni civili

Nasce la prima associazione gay di Monza: MeladailaBrianza. Uno sceriffo dell’Arizona lascia la campagna elettorale di Mitt Romney perchè omosessuale e a Napoli si inaugura il registro delle unioni civili.

MELADAILABRIANZA. PRIMO CIRCOLO GAY DI MONZA
In risposta alle affermazioni di Carlo Giovanardi
Fondato il primo circolo gay di Monza. Si tratta di MeladailaBrianza che avrà la sua sede a Vimercate, in uno spazio messo a disposizione dall’Arci Acropolis in via degli Atleti. Il circolo ha anche la sua pagina Facebook con 150 aderenti. MeladailaBrianza è stato fondato dalla venticinquenne Viviana Bruno, organizzatrice di eventi, e da Claugia Gambero, studentessa di psicologia in risposta alle orride affermazioni di Carlo Giovanardi in merito ai baci omosessuali: “Ci siamo informate e abbiamo verificato che in nessun paese della Provincia esiste un’associazione o un luogo di ritrovo: per noi si tratta di colmare una lacuna culturale”.

SCERIFFO GAY LASCIA CAMPAGNA ROMNEY
Aveva una storia con un clandestino
Uno dei responsabili della campagna elettorale di Mitt Romney in Arizona, lo sceriffo della contea di Pima, Paul Babeau, noto a tutti per le sue idee contro i clandestini, si è dimesso dichiarandosi gay e annunciando di avere avuto una relazione con un immigrato messicano illegalmente entrato in Arizona e che rispondeva al nome di José. Il clandestino ha raccontato la sua storia al PHOENIX NEW TIMES, aggiungendo di essere stato minacciato di esplusione dallo sceriffo se avesse fatto trapelare la loro storia. Lo sceriffo nega però queste accuse e dichiara che si tratta solo di un tentativo di utilizzare il suo orientamento sessuale e la storia con il clandestino per boicottare la marcia di Mitt Romney.

NAPOLI. INSERITO IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI
Anche le coppie gay possono registrarsi
L’amministrazione del sindaco Luigi de Magistris rispetta le promesse fatte e inserisce il registro delle unioni civili a Napoli. L’iniziativa, presentata dall’assesore comunale alle Politiche Sociali, Pina Tommasielli, è stata accolta favorevolmente dalla comunità gay della città che ha auspicato di poter, in un futuro, ragionare su qunato si possa fare a livello nazionale per il matrimonio civile tra persone dello stesso seso. Contraria, come sempre, la Chiesa, nella persona dell’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe.

Foto|Google

La redazione

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