X-FACTOR – Eliminate Le 5 e Morgan critica i Baustelle, ma si dimostra un ignorante

Il primo a fare da apripista è il cantante Claudio con il brano: “The dog days are over” di Florence & The Machine.

Una perfomance che delude le aspettative di Morgan ma, che al contrario, convince Arisa. Le esibizioni si susseguono una dopo l’altra. Alcune ricevono graditi complimenti, altre invece scatenano dei veri e propri battibecchi fra i componenti della giuria. Poi appare sullo schermo schermo il primo (e forse unico) rvm, nel quale Arisa, svelata la congiura portata avanti da Morgan e Simona nei confronti dell’ormai eliminata Rahma (si erano alleati affinchè la concorrente non subisse il “Tilt”), li ritiene colpevoli di non averne approvato le capacità canore. Insomma, dopo una serie di liti, diatribe e compagnia varia, si chiude la prima manche della prova. Le 5 vanno in sfida. Per quanto riguarda invece la seconda manche, i risultati parlano chiaro. Coloro che per il momento possono dirsi salvi del tutto sono: Nicole, i Moderni, Cafè Margot e Antonella. Per Valerio De Rosa non resta che disputare la competizione con Le 5. Lasciano definitivamente le scene Le 5 che, d’ora in poi, canteranno a casa loro.

Durante la puntata, Morgan ha esternato tutto il suo disappunto di fronte ai Baustelle. Simona Ventura, presentando una delle concorrenti che cantava “La guerra è finita” dei Baustelle ha definito Francesco Bianconi un poeta. A quel punto, Morgan sente l’esigenza di dire la sua, interrompendo la collega, e puntualizza che “i poeti sono altri e a questa definizione Ungaretti si sarebbe rivoltato nella tomba. I vocaboli come ‘nonostante’ e ‘malgrado’ presenti nel brano non possono essere usati in una poesia“.

Ora, ci teniamo a precisare che queste stupidaggini, perchè sono stupidaggini, se le inventa di brutto. Morgan dimostra ancora una volta di essere un ignorante e della peggior specie, vale a dire di quelli che inventano delle bugie spacciandole per perle di conoscenza. Jacques Prévert, poeta e sceneggiatore francese, è autore di una poesia che (ma guarda un po’ tu) si intitola “Mio malgrado”:

Assunto mio malgrado nella fabbrica delle idee
mi sono rifiutato di timbrare il cartellino
Mobilitato altresì nell’esercito delle idee
ho disertato
Non ho mai capito granché
Non c’è mai granché
né piccolo che
C’è altro.
Altro
vuol dire che amo chi mi piace
e ció che faccio.

Tristezza. Tanta tristezza per questo omuncolo televisivo che si atteggia da so-tutto-io per adormbrare gli altri e invece non sa proprio niente. Il solo motivo per cui ha scomodato la figura di Ungaretti è per andare contro Francesco Bianconi che, in un’intervista, aveva dichiarato che non si diventa musicisti suonando cover in un programma come “X-Factor”, perchè al massimo partecipando a quei programmi lì, si può aspirare a essere cantanti da pianobar.

Sentendosi evidentemente toccato dalle sue parole, Morgan rispose: “I Beatles hanno iniziato con le cover. Si possono fare con molta dignità. È Bianconi che non ha la fantasia di riconoscere la possibilità che X Factor gli può dare. È un suo limite. È lui che non diventerà un musicista“.

La cosa che meno sopporto in un personaggio televisivo è quando si scomodano alte dottrine e altre questioni, per spiegare una semplice antipatia fra musicisti. E mi accanisco ancora di più quando si usano delle bugie. Lo trovo avvilente per l’intelligenza dello spettatore.

Foto|tvblog

Marzio Maladenti

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